Milano. Palazzo Reale accoglie la mostra “Goya. La ribellione della ragione“, un’importante occasione per scoprire l’intero percorso artistico del maestro spagnolo sviluppato in un lungo periodo storico, saturo di cambiamenti e di avvenimenti politici, sociali e ideologici che diedero inizio a una nuova era della Storia.
Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828) ha contribuito con la propria opera a un cambio di paradigma mentale nell’arte spagnola del XVIII e XIX secolo. Pittore della monarchia spagnola, artista colto e accademico, Goya iniziò il proprio percorso con opere legate ai temi tradizionali, cari alla committenza. Nel tempo però sviluppò uno sguardo personale verso soggetti intimi così come verso temi sociali. Il suo approccio alla pittura non era infatti meccanico o improvvisato ma partiva dalla ragione, da una lucida interpretazione etica e morale della società spagnola del tempo. Notevole fu il suo contributo di critica al potere politico e religioso attraverso la satira sociale e la rappresentazione della crudeltà della guerra, che portava sofferenza umana prima ancora che glorie militari; spiazzante per il tempo in cui visse, infine, fu il sentimento di pietas verso gli emarginati, i poveri, i malati mentali, che Goya faceva trasparire dai suoi quadri.
Un’arte di matrice illuminista, quindi, frutto della ragione ma allo stesso tempo espressiva e profondamente emotiva, tanto da risultare ancora oggi assolutamente moderna.
La mostra, sino al 3 marzo, racconta attraverso dipinti, incisioni e matrici in rame il mondo di Goya, la sua esperienza della Storia, la sua attitudine di artista, il suo pensiero e la sua ideologia, e propone al visitatore le opere che meglio descrivono l’evoluzione artistica e i temi da lui trattati, raccontando però anche l’uomo e contemporaneamente l’instabile quanto cruento contesto storico e sociale che plasmò in maniera così unica il suo animo artistico e il suo pensiero intellettuale.
Attraverso le sette sezioni tematiche di mostra sarà possibile scoprire come l’artista seppe trasformare la pittura in un linguaggio rivoluzionario, in grado di rompere sia con le regole e i sistemi plastici stabiliti sia con l’imitazione dei modelli. La pittura degli anni della maturità di Goya è una pittura senza modelli, è l’espressione intima e irripetibile di un artista che crea l’arte rivoluzionandola, al tempo stesso, con un linguaggio nuovo.
La mostra va però oltre, nel suo concept inusuale: attraverso una settantina di opere propone al visitatore i dipinti del Maestro esposti in dialogo con alcune delle più importanti incisioni che resero Goya maestro assoluto di quest’arte, affiancate dalle loro originali matrici di rame.
Un’occasione unica resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, a Madrid, che – con la sua Calcografia Nacional – ha appena terminato a giugno 2023 di restaurare le matrici, in un progetto di recupero che non ha precedenti per complessità ed entità del lavoro e che per la prima volta in una mostra permette di ammirare le lastre di rame post restauro, nei loro originari dettagli ritornati alla luce e a confronto diretto con le stampe.
Il progetto, promosso dal Comune di Milano-Cultura e prodotto da Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, in collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, a Madrid e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, dell’Ente del Turismo Spagnolo e dell’Istituto Cervantes di Milano.