Possiamo partecipare tutti alla Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: giovedì 2 febbraio in collegamento on line da Roma, la campagna di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare per un’economia circolare e lo sviluppo sostenibile.
La Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è stata istituita nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e con il Ministero dell’Ambiente: in quell’occasione, il 5 febbraio 2014, per iniziativa dell’agroeconomista Andrea Segrè, coordinatore Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare del Ministero dell’Ambiente (PINPAS), furono convocati gli Stati generali della filiera agroalimentare italiana. Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è l’occasione per sensibilizzare su una questione centrale del nostro tempo anche attraverso la diffusione di nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher International, fondato da Last Minute Market.
Ideato e diretto dal prof. Andrea Segrè, l’Osservatorio Waste Watcher sullo spreco alimentare domestico, e sulle abitudini di acquisto gestione e fruizione del cibo, ha avviato nel 2013 le sue prime rilevazioni con SWG, progettando monitoraggi annuali sullo spreco alimentare domestico e le abitudini degli italiani in rapporto alla gestione e fruizione del cibo.
Da anni Last Minute Market, realtà pionieristica nel recupero delle eccedenze, sensibilizza cittadini, istituzioni, scuole e stakeholders attraverso la campagna Spreco Zero. Con risultati importanti: così, se nel 2014 un italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente e nel 2021 gli italiani si sono dimostrati il popolo più virtuoso del primo Cross Country Report monitorato su 8 Paesi del mondo (Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Canada, Russia, Germania, Spagna e Italia) con uno spreco settimanale medio di 529 grammi di cibo pro capite. Molto resta da fare: gli alimenti restano in testa alla nefasta ‘hit’ degli sprechi per il 74% degli italiani. Seguono lo spreco idrico (52%), gli sprechi nella mobilità (25%), di energia elettrica (24%) e in generale legati ai propri soldi (16%).