Ferrara – Per festeggiare a Teatro la fine dell’anno al ritmo travolgente dei valzer viennesi e del divertimento, è in programma al Comunale di Ferrara Il Pipistrello, la più celebre operetta di Johann Strauss figlio.
Il Pipistrello (Die Fledermaus), operetta capolavoro composta da Strauss su libretto di Carl Haffner e Richard Genée (tratta da “Le Réveillon” di Henri Meilhac e Ludovic Halévy), si muove tra l’opera comica, la farsa con musica, il melodramma con dialoghi.
La sua prima rappresentazione fu a Vienna nel 1874. Si tratta di una spassosa commedia degli equivoci tra inganni, scherzi e travestimenti, che ha come centro la festa in maschera a casa del principe Orlofsky. Tra mille peripezie, dove il ritmo della musica ben si sposa al ritmo dell’azione teatrale, si risveglierà l’amore tra Gabriel von Eisenstein e sua moglie Rosalinde.
L’operetta è presentata a Ferrara – nella versione in italiano – dalla Compagnia Corrado Abbati in una nuova e brillante produzione della Fondazione Teatro Comunale in collaborazione con InScena produzione spettacoli.
La travolgente musica di Strauss jr., con i suoi celebri valzer viennesi, sarà eseguita dal vivo dall’Orchestra Città di Ferrara, con maestro concertatore e direttore Marco Fiorini.
Il cast vocale è composto da Alessandro Fantoni (Gabriel von Eisenstein), Scilla Cristiano (Rosalinde, sua moglie), Francesco Bossi (Dottor Falke, il notaio), Camilla Antonini (Principe Orlofsky), Jesús Piňeiro (Alfred, maestro di canto), Tania Bussi (Adele, cameriera di Rosalinde), Maurizio Leoni (Frank, direttore della prigione), Marcandrea Mingioni (Dottor Blind, l’avvocato), Alessio Cioni (Frosch, il carceriere) e Isabella Gilli (Ida, la ballerina). Coinvolto nelle danze maliose e spumeggianti della festa a casa Orlovsky è anche il Balletto di Parma. Regia e drammaturgia sono firmate da Corrado Abbati, le coreografie sono a cura di Francesco Frola, con allestimento scenico di Inscena Art Design.
“Mettendo in scena ambienti e personaggi contemporanei – spiega Corrado Abbati – Strauss violava una delle più solide convenzioni del costume musicale e questa modernità rivive ancora oggi nella filosofia mondana dei personaggi del Pipistrello: dal capriccio sentimentale di Rosalinde, alla carnale e astuta leggiadria della cameriera Adele, dalla scenografica, elaborata vendetta del dottor Falke, alla tollerante dabbenaggine di Frank, il direttore del carcere, sino alla ingenua galanteria di Eisenstein e alla spregiudicatezza del Principe Orlofsky. Ognuno è un altro. Vecchio e nuovo, apparenza e realtà sembrano confondersi in un’elegante festa in maschera dove potremo riconoscerci e divertirci tra equivoci, irresistibili danze e le meravigliose musiche di Strauss, alla ricerca della matrice vitale di cui è pervasa questa operetta, inaspettatamente attuale”.