sabato 21 Dicembre 2024

Festival Verdi

Parma. Macbeth in versione francese, La battaglia di Legnano, Un ballo in maschera, Attila. Quattro opere, la nuova sezione di concerti, installazioni, performance, intitolata Ramificazioni, insieme alla Messa da Requiem e al Gala Verdiano, costituiscono la struttura del XXIV Festival Verdi a Parma e Busseto, dal 21 settembre al 21 ottobre.

Al Festival Verdi si rinnova e rinsalda la collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani il Teatro Comunale di Bologna e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

Giunge alla sua IX edizione Verdi Off, realizzata dal Teatro Regio con il Comune di Parma e con il sostegno dell’Associazione “Parma, io ci sto!”, che apre il Festival con la Verdi Street Parade insieme alla Verdi SPIP Parade e che prosegue con un ricco calendario di appuntamenti, tra concerti, mostre, installazioni, incontri, progetti speciali, coinvolgendo artisti e associazioni del territorio, per stimolare, creare e condividere un’atmosfera festosa che abbracci chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.

– Potere e Politica sono la trama e l’ordito del programma con cui abbiamo intessuto le opere e i concerti del XXIV Festival Verdi – dichiara Luciano Messi, Sovrintendente del Teatro Regio di Parma – attraversando i secoli e i generi musicali dal melodramma ottocentesco alla musica del Novecento sino a quella contemporanea, richiamando ed evocando temi cari al Maestro, che sono stati di ispirazione per molti artisti. In questa esplorazione tematica si stringe al Festival Verdi anche Verdi Off, che andrà oltre i confini della tela per abbracciare un pubblico sempre più vasto e ribadire gli impegni assunti con il Manifesto Etico. –

Il Teatro Regio di Parma insieme al Comune di Parma e all’associazione “Parma, io ci sto!” ha elaborato il Manifesto etico, un progetto di impegno sociale proposto agli artisti del Festival Verdi, di Verdi Off e della Stagione Lirica che vede il Teatro Regio primo in Italia e in Europa nel riconoscere e strutturare, in una proposta ampia e articolata, la necessità di andare oltre la propria missione, particolarmente in questi tempi, per abbracciare i giovani, le comunità più sensibili, fragili e periferiche, per coinvolgerle e farle sentire al centro, nel cuore della vita culturale della città.

Sottoscrivendo il Manifesto etico, gli artisti (cantanti, registi, scenografi, direttori d’orchestra, coreografi, …) si impegnano a donare il proprio tempo in occasioni di incontro e dialogo facendo sentire la musica, il teatro, l’arte più vicini al cuore di ciascuno. Nelle RSA, negli istituti carcerari, negli ospedali e nelle case di cura, con i bambini, con i ciechi e gli ipovedenti, con le donne vittime di violenza, con i migranti, con coloro che soffrono o che si sono ritrovati improvvisamente ai margini, con le realtà giovanili e di formazione, nelle associazioni culturali e nei gruppi universitari, secondo un calendario di appuntamenti distribuiti durante il periodo che li vede presenti nel territorio.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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