Ferrara. Grande attesa in città per Festival Bonsai del Teatro Ferrara Off che torna per l’ottava edizione che guarda al futuro con compagnie emergenti in luoghi non convenzionali. Dall’8 maggio al 25 giugno torna per portare il teatro all’insegna di una continua sperimentazione.
«Il numero 8 dell’edizione 2024 di Bonsai – ha spiegato Costa – fa pensare al simbolo dell’infinito: la costante tensione in avanti e la ciclicità del movimento. Queste ispirazioni guidano la programmazione del Festival, dove si alternano artisti e compagnie che ci portano nel futuro ed esperienze affermate che tornano per approfondire la propria ricerca e il legame con il territorio. Che si vada in avanti o in profondità, rimane costante il sostegno a progetti innovativi e l’assunzione della sfida culturale da parte di Ferrara Off. Bonsai vuole portare sé stesso e il pubblico verso l’ignoto, nei territori inesplorati di primi studi, anteprime e work in progress. Offre proposte inedite, sostenendo la crescita di performer che lavorano con coraggio e di spettatrici e spettatori che amano la scoperta».
Buona parte delle realtà in programma, sono state selezionate tramite la terza Chiamata Offline, che ha raccolto quasi 300 proposte e che darà la possibilità a nuove eccellenze delle arti performative provenienti dall’Italia e dall’estero, di trascorrere un periodo di residenza artistica a Ferrara Off, per mettere a punto gli spettacoli che poi verranno proposti per la prima volta al pubblico di Bonsai.
Il primo artista ad esibirsi sarà Pouria Jashn Tirgan, fortemente voluto dagli studenti dell’Ariosto, che proprio al Liceo l’8 maggio alle 20:30 porterà in anteprima “In caos nato”, monologo che unisce spoken word e teatro di narrazione, con al centro la sua biografia, in bilico fra Iran e Italia, paesi di origine dei genitori.
«La scelta di aprire il Festival con una data fuori dal teatro – racconta Marco Sgarbi, direttore organizzativo di Ferrara Off – vuole caratterizzare da subito questa edizione come protesa verso altri luoghi, pubblici e linguaggi. Ci saranno spettacoli Out Bonsai, ovvero fuori da Ferrara Off, pensati in rete con altre realtà della città per creare sinergie culturali e portare il Festival in contesti non convenzionali, come ad esempio Palazzo Naselli Crispi, il Torrione del Barco, il Museo di Paleontologia e Preistoria P. Leonardi e il Parcheggio Borgoricco. E ci saranno appuntamenti Extra Bonsai, in suggestivi spazi extra urbani, che conducono alla scoperta del territorio fuori dalle Mura, come Villa Imoletta e gli impianti idrovori di Sant’Antonino e Codigoro».
Sono oltre venti gli spettacoli che accompagneranno fino all’estate.