Torre Pallavicina, Bergamo. Le piante spontanee rappresentano quanto la natura ci mette a disposizione per curarci e per nutrirci. Un interessante “viaggio” tra i campi primaverili del Parco Oglio Nord, nell’universo delle erbe e delle piante spontanee, per conoscere e cucinare le “erbe dei nostri campi” è la proposta di Tracce Sotto il Cielo, un corso per riconoscere le erbe e pinte selvatiche commestibili. Il programma si divide tra teoria e pratica con uscite nel cuore del Parco il 26 marzo, 2 e 6 aprile. Iscrizioni entro il 24 marzo. Ad accompagnare i partecipanti la guida naturalistica ed esperto di erbe spontanee Livio Pagliari.
Un buon piatto di erbe spontanee, oltre a rappresentare un ottimo cibo naturale ben equilibrato, può essere considerato anche un rimedio terapeutico. Spesso, forse senza consapevolezza, trascorriamo le nostre giornate in compagnia di alberi, arbusti ed erbe, oppure di foglie, frutti, radici e fiori: che ci donano bellezza, profumi e sapori.
Alcuni piatti cosiddetti poveri, a base cioè di erbe spontanee, un tempo molto in voga per questioni economiche presso le famiglie rurali, possono essere molto gustosi e in alcuni casi rappresentare una vera e propria terapia disintossicante e preventiva per molte patologie tipiche della nostra era del “benessere”.
Per carpirne la magia e celebrarne la meraviglia, ecco un pomeriggio alla scoperta, o meglio riscoperta, delle nostre amiche piante e delle loro virtù aromatiche e culinarie. Tarassaco, malva, ortica, iperico, piantaggine, calendula, timo, e tante altre erbe ancora abbondantemente presenti in pianura, nonché alcune verdure comuni nei nostri orti: aglio, verza, ecc., possono in molti casi rappresentare degli insperati rimedi, comunemente a portata di mano, che la natura elargisce a profusione a chi, come i nostri avi, sappia coglierle, apprezzarle ed utilizzarle correttamente.
Accompagnati dall’esperto si imparerà a riconoscere alcune specie diffuse nella pianura.