Breno, Brescia – Ventidue anni sono la freschezza, la giovinezza, la lievità e il continuo proliferare di idee nell’arco di una esistenza umana, ma sono il consolidamento, la consapevolezza, la sedimentazione di idee, la conoscenza di un milieu culturale di cui un progetto necessita. Ventidue anni per affermare una tradizione che possa programmare il futuro.
Sono passati ventidue anni dalla fondazione del Festival Dallo Sciamano allo Showman che dal 2 agosto sino a fine ottobre animerà – come da tradizione – la Valle Camonica (con alcune tappe a Roma), e anche in questa edizione il titolo, scherzoso ma non troppo, impaginerà appuntamenti che seguono il filo del potere ‘sciamanico’ che l’arte possiede.
«Siamo gente di montagna, tenace nell’avventurarci su sentieri impervi – afferma Nini Giacomelli, Direttore Artistico del Festival – pronta a superare qualsiasi ostacolo, con lo sguardo ostinatamente e fiduciosamente rivolto verso la meta. Quella meta che ci siamo prefissi dai primi anni del 2000, quando avevamo un direttore artistico del calibro di Sergio Bardotti. E oggi siamo più tenaci che mai. Tenaci perché i problemi sono tanti, come quello finanziario che è il primo da affrontare.
Ma dobbiamo considerare che la cultura porta ricchezza, non solo intellettuale, ma meramente economica. Un festival ha molte ricadute, sul flusso turistico, su tutte le strutture ricettive, sul commercio, sull’artigianato e i prodotti locali, e soprattutto ha un effetto boomerang, perché la conoscenza della storia antichissima della Valle Camonica, con la sua arte rupestre millenaria, va diffusa nel mondo. È patrimonio universale nella vera accezione delle parole, e deve confermare quel sigillo prestigioso impresso dall’UNESCO.
Con questa edizione, inoltre, per noi si apre un nuovo capitolo: il Festival Shomano ingloba e fa suo un altro evento rilevante, Il Premio nazionale Sergio Staino-Pitoon, che vuole essere un atto di gratitudine, un peana, per l’Amico – nel significato più sublime del termine – Sergio Staino, molto legato alla Valle Camonica che gli deve molto».
E come da tradizione anche quest’anno il Festival inanella una serie di eventi che percorrono trasversalmente tutti i generi artistici con una attenzione particolare ai giovani emergenti.
«Il cartellone è fittissimo, convegni, mostre, incontri, concerti, spettacoli teatrali. Nel corso delle serate – continua Giacomelli – incontreremo orchestre di lungo corso, l’orchestra sinfonica di Sanremo a commemorare Domenico Modugno e una giovane orchestra bresciana a ricordare Sergio Bardotti. La qualità è come sempre garantita non solo dai nostri lunghi anni di onorato servizio ma anche dai partner consolidati e da nuovi partner come il Premio Procida Elsa Morante e Mediterranea Rete, entrambi con una storia importante, il primo in ambito culturale, la seconda in campo sociale. Un altro fiore all’occhiello è la giuria di eccellenza del concorso capitanata da Ellekappa. Ci fa particolarmente piacere, e onore, l’interesse con cui la neonata Fondazione della Valle dei Segni ha accolto il Premio Staino-Pitoon diventandone, per questo 2024, co-produttrice».
Il Festival Dallo Sciamano allo Showman leva il sipario venerdì 2 agosto (ore 21.00, Paspardo Piazza Umberto I) con Federico Sirianni che presenta Faber, Cohen e io. Tra i cantautori più apprezzati,
Sirianni accompagna il pubblico nel suo mondo autorale in una sorta di giro senza fine per tutta Italia. Con lui in scena Veronica Perego (contrabbasso) e Valeria Quarta (vocalist e percussioni).
Domenica 11 agosto (ore 21.00, Malonno, Laghetto Azzurro) sarà la volta di Sara Bronzini protagonista di un omaggio al grande Sergio Bardotti dal titolo Facendo i conti come si fa. Con questo concerto la giovane interprete sarà accompagnata da un’orchestra di talentuosi giovani musicisti, per lo più bresciani.
Martedì 13 agosto (ore 21.15 Pisogne Piazza Alpini) Leti Dafne sarà interprete de L’Altra metà. Attraverso l’irriverenza del rap e la drammaticità della lirica, in questo spettacolo Leti Dafne canta la disparità tra Uomo e Donna ancora presente nella nostra società. Con la cantante lirica e cantautrice rapper in scena sarà impegnato Mattia Mugnai (computer, violino e voce).
Il chitarrista Massimo Germini – a lungo al fianco di Vecchioni e altri big della musica – e il critico musicale Fausto Pellegrini rendono omaggio alla grande canzone d’autore con una selezione dal repertorio di Roberto Vecchioni, con versioni assai personali ma sempre nel rispetto delle creazioni originali (31 agosto Gianico Arena Franca Ghitti ore 21.00).
Ginevra Di Marco al fianco di Franco Arminio per È stato un tempo il mondo. La cantante interpreta i brani sociali e civili della musica folk insieme a canzoni della sua personale storia artistica, fondendo il suo universo interpretativo con le poesie del ‘paesologo’ Franco Arminio. Accanto a Di Marco e Arminio, Francesco Magnelli (pianoforte, magnellophoni e cori) e Andrea Salvadori (chitarre, tzouras electronics e voce).
A Berzo Demo il 12 settembre (ore 21, Centro Polifunzionale). Libera e senza confini, quella di Antonella Ruggiero è una delle voci più inconfondibili e versatili del panorama internazionale. La cantante sarà a Roma al Parco di Mediterranea Rete il 16 settembre per lo spettacolo Una voce, una fisarmonica. Con lei Renzo Ruggieri – alla fisarmonica – per proporre un racconto musicale. Un concerto di beneficienza a sostegno del progetto “Io Amo l’Etiopia”. Info e prenotazioni: info@mediterranearete.org.
A Edolo il 20 settembre (Teatro San Giovanni Bosco, ore 21.00) Paola Turci e Gino Castaldo insieme per Il tempo dei Giganti 1979-1981: i tre anni magici della musica italiana. In uno spettacolo tra musica dal vivo, racconti e filmati d’epoca la nota cantante e il noto critico musicale ripercorrono tre anni straordinari che hanno fatto la storia della musica italiana. Dai capolavori di Dalla e Battiato alle canzoni iconiche di De André, De Gregori fino alle hit di Bennato, Pino Daniele, Fossati, Battisti.
Grande concerto di una grande formazione orchestrale. La storica Orchestra Sinfonica di Sanremo, duttile e poliedrica per il vasto repertorio che affronta, sarà impegnata in una produzione originale che impaginerà i più grandi successi di Domenico Modugno. I 35 professori d’orchestra, diretti da Giancarlo De Lorenzo, accompagneranno il cantautore Peppe Voltarelli in questo omaggio al grande Mimmo (Darfo B.T. Cinema Garden 7 ottobre).
Ottobre-Dicembre “2024 |Contaminars. “Omaggio a Battista”. Non poteva mancare anche quest’anno una sezione dedicata alla multidisciplinarietà. Da ottobre a dicembre saranno realizzati dei laboratori di musica, arte figurativa, scrittura creativa etc., aperti a giovani dai 16 ai 40 anni, dedicata alla figura di Battista Maffessoli.
Docenti del corso saranno Gabriella Martinelli (cantautrice/pittrice) per il Corso di drammaturgia e preparazione storyboard; Laura Scarpa (illustratrice/vignettista) per il Laboratorio di illustrazione, Joshua Held vignettista/cartoonist per il Laboratorio di Fumetto.
Sempre per gli eventi collaterali, il 4 agosto (ore 21 Piazzetta San Marco, Borgo di Prestine Bienno) e il 4 ottobre (Teatro San Giovanni Bosco, Esine, ore 21) il CTV (Comitato per un teatro in Val Camonica) presenta “Bedda la sua giara, pagata quattr’onze” tratto da La Giara di Pirandello, per la regia di Bibi Bertelli. Le canzoni sono di Rosa Balistreri. Informazioni laboratori: sistema.bibliotecario@cmvallecamonica.bs.it, teatrocamuno@libero.it
Il Premio Nazionale Sergio Staino- Pitoon è solo un segmento di una programmazione che attraversa tutti i generi artistici, dalla musica, al teatro, al cantautorato, sottesi da un unico comune denominatore: la raffinatezza, quella stessa che ha sempre caratterizzato il pensiero di Staino.
Si parte il 23 agosto (Borno, Pattinaggio, ore 21.00) con Paolo Hendel e il suo monologo Niente panico, biografia semiseria di Sergio Staino per la regia di Gioele Dix.
Nello spettacolo, un omaggio a Staino suo grande amico, Hendel racconta di un comico viaggio tra paure pubbliche e private, di un futuro traballante, di un presente incerto, tra pandemia e rinnovata minaccia di una terza guerra mondiale. Ma ancora una volta ridere di tutto questo è l’antidoto più efficace per esorcizzare le paure di una epoca assai difficile.
Il 30 agosto, Capo di Ponte (Pieve di San Siro ore 21.00) ospiterà Joan Isaac, straordinario cantautore e poeta catalano, nonché farmacista di professione che offrirà al pubblico un raffinato concerto dal titolo 50 anni di canzoni, come cinquanta sono i suoi anni trascorsi nella musica e anche in questo caso un sentito ricordo dell’amico Sergio.
Darfo Boario Terme sarà lo scenario del 27 settembre (ore 21.00 Cinema Garden Multivision) per Mauro Pagani e il suo Crêuza de Mä. A quarant’anni di distanza dalla pubblicazione dell’omonimo album scritto a quattro mani con Fabrizio De Andrè, Pagani ha deciso di affrontare una nuova avventura accompagnato questa volta da sei musicisti, da una corista e un corista, per riproporre le sonorità e le melodie, senza tempo e senza spazio, narrate da Crêuza de Mä.
Serata clou il 28 settembre, (Breno, ore 21.00 Teatro Ali) quando saliranno alla ribalta i vincitori della prima edizione del Premio Nazionale Sergio Staino – Pitoon. Insieme con i vincitori sarà di scena il Michele Staino & Arms Ensemble per dare voce al Concerto per matita e orchestra – strisce di Sergio Staino. Originale e emblematico titolo per una favola sinfonica a episodi, Concerto per matita e orchestra rappresenta scene di vita familiare dei personaggi, accompagnate dalla musica composta per raffigurare con il segno dei suoni quelle emozioni e situazioni che la matita di Staino ha saputo creare con il disegno.
Un concerto dove scorreranno parallelamente note e videoproiezioni, una drammaturgia che procede a doppio binario, musicale e narrativo, tutto condotto sul filo della leggerezza, come suggerisce lo swing, genere scelto per questa performance, che suggerisce ironia, divertimento, ‘spensierata riflessione’.
E sempre il 28 settembre a Breno avrà luogo il primo convegno dedicato a Staino dal titolo Tracce di Bobo nella Valle dei Segni. Una giornata di studi dove si passeranno il testimone personalità della cultura, del giornalismo, insieme alle alte figure istituzionali tra cui Alberto Piantoni, Presidente della Fondazione Valle dei Segni, Sergio Bonomelli, Presidente del G.I.C. del Sito Unesco 94, a Bruna, Michele e Ilaria Staino, moglie e figli di Sergio, a Cinzia Terlizzi (giornalista Rai), agli artisti Laura Scarpa, Joshua Held, Vanna Vinci, Bruno Luverà, Alessio Lega, Sergio Secondiano Sacchi Direttore Artistico quest’ultimo del Club Tenco. Conclude i lavori Nini Giacomelli, Direttore Artistico del Centro Culturale Teatro Camuno e del Festival Shomano e Pitoon.
Ancora il 28 settembre si inaugura nel Palazzo della Cultura di Breno la mostra Bobo incontra Pitoon e la Valle dei Segni. L’esposizione, suddivisa in due aree tematiche, è dedicata alle opere di natura ambientalista di Staino molto sensibile alle problematiche dell’eco-sostenibilità e ai disegni realizzate da Staino per il Festival Shomano. La mostra resterà aperta fino al 6 ottobre.
Una sezione della kermesse dedicata a Staino, come annunciato si svolgerà a Roma dove il 12 ottobre il Parco di Mediterranea Rete ( nei pressi di Villa Pamphili) accoglierà il vernissage della mostra Bobo incontra Pitoon e la Valle dei Segni cui parteciperanno ELLEKAPPA e Bruna Pinasco Staino. All’interno della mostra saranno esposte anche le opere vincitrici del Premio Staino.
Alle ore 21.00 il parco di Mediterranea Rete sarà il palcoscenico di Canti a Bobo, Canti e tanghi per Sergio Staino, con Alessio Lega (voce e chitarra), Guido Baldoni (voce e fisarmonica) e Michele Staino (contrabbasso) e a seguire CantaStaino collettivo – jam session con Paolo Capodacqua, Luigi Mariano, Fabrizio Emigli, Ludovica Valori e i Traindeville.