lunedì 25 Novembre 2024

Dal 1 gennaio all’Epifania ai Castelli del Ducato

Alla scoperta di sapori, emozioni, colori da cinema e da fiaba al Castello di Gropparello, al Castello di Scipione, al Castello di Rivalta, a Palazzo Farnese, al Castello di Bardi e al Castello del Piagnaro. I Castelli del Ducato

Desideri vivere suggestioni e atmosfere natalizie come, in un’altra epoca e in un’altra terra, respirò il Piccolo Lord Fauntleroy del celebre romanzo per bambini e ragazzi di Frances Hodgson Burnett o da Piccola Lady Jane come nel libro di Cecilia V. Jamison? Puoi ritrovare liberamente ispirati e coniugati alla nobiltà italiana ed europea sapori, emozioni, colori da cinema e da fiaba – dove tutto è autenticamente da incanto – in alcuni luoghi d’arte e cultura della rete turistica culturale Castelli del Ducato. Molti manieri, infatti, vengono addobbati per le feste natalizie, per l’Epifania e per celebrare ogni nuovo anno che inizia, tra luci, camini accesi, tavole addobbate con candelabri, porcellane e posate d’argento, stanze dei giochi antichi tra cui collezioni di bambole e soldatini, oppure dove trovare sale con gli attrezzi degli antichi mestieri o ammobiliati come nelle magioni dei trisnonni o ancora con curiosità uniche come carrozze, slitte, culle e addirittura celebri vedute ottiche da gran tour.

Ecco alcuni luoghi che potranno ispirarvi dove ritrovare tracce di atmosfere letterarie che vi stimoleranno magari a riaprire le pagine di grandi classici per l’infanzia e per ragazzi.

Al Castello di Gropparello (PC) in Emilia, nel circuito Castelli del Ducato La Magia del Natale Incantato vi accoglie facendovi entrare in un quadro vivente, dove le grandi stanze e i camini del maniero sono meravigliosamente addobbati per le feste di Natale e dell’Epifania. La visita guidata – attraverso la storica dimora – inizia attorno al gigantesco albero con candeline rosse appese ai rami dell’abete, fra ghirlande, decori d’epoca, palline di vetro soffiato e di ceramica dipinta, angeli e campanelli dorati. Sulla tavola del salone, accanto ai candelieri dorati circondati di ghirlande di pigne e bacche rosse, svetta una superba composizione conica di frutta secca e fiori invernali. Dopo secoli e secoli, il Castello di Gropparello in provincia di Piacenza celebra ancora con grande partecipazione lo spirito natalizio e condivide con i visitatori le usanze e il clima di un’ epoca antica che sapeva come onorare importanti momenti di pura magia. Da vedere la stanza dei giochi antichi e la collezione degli strumenti musicali. Visite a tema natalizio tutti i giorni con prenotazione obbligatoria fino all’8 gennaio 2023. Per visitare il Castello di Gropparello per le vacanze di Natale e per l’Epifania: info@castellidelducato.it

Un altro magico luogo dove puoi vivere il fascino elegante di una roccaforte è il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino (PR), in provincia di Parma, sempre nel circuito Castelli del Ducato: addobbato a festa con ghirlande di pino, frutti e bacche selvatiche, con il grande camino acceso e l’albero scintillante, accoglie grandi e piccoli con un suggestivo tour. Si potranno ammirare anche giocattoli d’altri tempi, alcuni dei quali si tramandano in famiglia da 200 anni. Anche l’elegante tavola delle feste è pronta come lo era due secoli fa e nei saloni i preziosi soffitti seicenteschi si vestono di luce, tra profumi di spezie e di pino e tenui note musicali. Si potrà ripercorrere la storia del Castello più antico della provincia di Parma, costruito nel lontano anno mille da Adalberto Pallavicino, tra i più illuminati condottieri del suo Secolo, di cui ne cantano le lodi Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata e Ludovico Ariosto nell’Orlando Furioso, e lasciarsi avvolgere dalla magia del luogo. Aperture: venerdì 6 e domenica 8 gennaio; domenica 1 e sabato 7 gennaio. Per visitare il Castello di Scipione per le vacanze di Natale e per l’Epifania la prenotazione è obbligatoria: info@castellidelducato.it

Come viaggiavano e si spostavano i piccoli nobili nel Settecento e nell’Ottocento? Vi sorprenderà – è una promessa e farà tornare bambini gli adulti e trasformerà i più piccoli in cocchieri, principesse, cavalieri – il Museo delle Carrozze di Piacenza, tra i più importanti d’Italia, con una grande collezione custodita ai Musei Civici di Palazzo Farnese – Cittadella Viscontea nel centro storico della città. Vedrete da vicino berline di gala, coupé e landau, carrozze da passeggio e sportive, calessi, su 2 o 4 ruote, nei suggestivi sotterranei di Palazzo Farnese. Potrete ammirare i tanti modelli di carrozze e altri mezzi di trasporto del passato. Il Museo delle Carrozze si colloca fra i più prestigiosi della nazione non solo per la varietà e ricchezza dei pezzi presenti, ma soprattutto per la loro integrità. Per visitare il Museo delle Carrozze per le vacanze di Natale e per l’Epifania prenotazioni e informazioni: info@castellidelducato.it

Dove e come studiavano i giovani rampolli delle casate nobiliari europee? Ve lo raccontano, allestite in ambienti solitamente inaccessibili, le 104 vedute ottiche originali del 1700 della preziosa collezione Viaggio in Europa dei Conti Zanardi Landi al Castello di Rivalta (PC) nel comune di Gazzola: osservandole potrete riconoscere le piazze di città come Firenze, Roma, Londra, Parigi, Amsterdam che erano considerate tappe fondamentali del Gran Tour, il viaggio che i nobili intraprendevano per completare la propria formazione nel 1700 e nel 1800, che poteva durare da pochi mesi fino ad una paio d’anni. Inizialmente dei souvenir, divennero in seguito pezzi da collezione. Le producevano stampatori attivi a Londra e Parigi e in Italia i Fratelli Remondini di Bassano. Ad un primo sguardo le incisioni vi potranno sembrare delle classiche vedute di piazze e palazzi di città italiane ed europee, ma questa collezione ha qualcosa di speciale: quando la sala sarà al buio, e le vedute ottiche saranno retroilluminate, le incisioni improvvisamente vi sembreranno delle vedute notturne. Si tratta di incisioni dai colori molto vivaci, con cieli azzurri digradanti verso un orizzonte più chiaro, strade e piazze con una prospettiva volutamente accentuata: le finestre degli edifici rappresentati sono appositamente traforate e coperte da carte colorate, così che una volta retroilluminate si ottiene un effetto notturno della stessa scena! Le vedute ottiche oggi sono raggruppate nella stessa sala, ma un tempo queste si osservavano all’interno di una scatola, una ad una: era come vedere un film! Per visitare il Castello di Rivalta ed il borgo, tutto addobbato, per le vacanze di Natale e per l’Epifania prenotazioni e informazioni: info@castellidelducato.it

Dove vedere una antica culla per neonati? Al Castello del Piagnaro a Pontremoli (MS). Sapete che nell’antichità i bambini della Lunigiana venivano adagiati in una particolare culla, dal colore rosso? E’ la Culla di Bratto, così chiamata dal paese di origine di questa tradizione! La culla è un gioiello di maestria e artigianalità, costruita ad incastro, senza neppure un chiodo. Le decorazioni avevano un significato apotropaico così come il colore rosso, usato per proteggere il neonato. A costruire la culla erano contadini e pastori che, in l’inverno, rimanevano isolati a causa della neve e così si dedicavano all’attività artigianale e decorativa. Un esempio di Culla di Bratto è ospitata oggi nel bookshop del Museo delle Statue Stele Lunigianesi insieme ad altri oggetti tipici della tradizione locale nel Castello del Piagnaro. Prenotazioni e informazioni: info@castellidelducato.it

Ma come erano i Natali e le notti d’inverno dei bisnonni e dei trisnonni, dalle vite umili e di fatica tra campi, boschi, pastorizia, quando erano bambini nelle case dell’Appennino Tosco Emiliano? Venite a scoprirlo al Castello di Bardi (PR) sempre nel circuito Castelli del Ducato dove un mondo antico è stato allestito all’interno della fortezza. Tra antichi mestieri e magioni di un tempo che pare distante – ma è ancora molto vicino nei ricordi e nella memoria – farete un viaggio che vi farà prendere consapevolezza, ai bambini e alle bambine soprattutto, di quali comodità oggi in molti (ma non tutti purtroppo nel mondo) hanno quotidianamente a disposizione. Per avere sempre rispetto del passato, del presente e del futuro che verrà.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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