Cremona. La mostra “Piccio su carta, florilegio in contesto”, al Museo Civico Ala Ponzone, vuole essere un omaggio a Giovanni Carnovali detto “il Piccio” (Montegrino Valtravaglia, 29 settembre 1804 – Coltaro, 5 luglio 1873). Pittore tanto legato alle memorie civiche e al patrimonio culturale di Cremona, nell’anno in cui si compie il secolo e mezzo dalla sua scomparsa.
Un’esposizione che ha il suo fulcro in un nucleo di 17 disegni inediti dell’artista acquisiti dal Museo Civico “Ala Ponzone” dagli eredi della collezione di Guido Coggi. Nella mostra questa serie di disegni viene declinata in sequenza cronologica, dando vita a una rete di sorprendenti rapporti estetici e filologici. Più di 90 opere in grado di mettere il luce la straordinaria capacità grafica che lo contraddistingueva. In esposizione saranno presenti, oltre alle opere già in possesso della Pinacoteca, la neo acquisita collezione Coggi, ancora inedita. A completare il percorso alcuni dipinti dell’artista e un gruppo di disegni di altri pittori dell’entourage del Piccio.
Lo studente di pittura Giovanni Carnovali aveva undici anni quando il suo professore Giuseppe Diotti, all’Accademia Carrara di Bergamo, gli diede da copiare un’antica incisione riproducente un brano della celebre processione cesarea di Andrea Mantegna oggi a Hampton Court. La rassegna, prevalentemente grafica, parte proprio da questa primizia scolastica per arrivare alle opere prodotte negli anni della maturità. Sono così accostati documenti dal vero (teste, figure, paesaggi), esemplari di “storia” preparatori di pitture sia profane sia devozionali, oppure derivazioni più o meno variate dai “capodopera” dell’umbratile maestro, collocati in chiese o nelle sale di case e palazzi della buona società lombarda.
Accompagnano le “carte” del Piccio, disposti in vetrine, fogli e piccoli dipinti della sua cerchia, fornendo elementi di ambientazione culturale e soprattutto chiavi utili al riconoscimento delle mani di fronte al fenomeno del “piccismo” perdurato ancora dopo la scomparsa del protagonista.
All’antologia grafica, fanno infine da corollario undici capolavori su tela dell’artista, riuniti allo scopo di collegare a ogni passaggio tecnico del processo figurativo i peculiari valori di forma e di contenuto. Ancora, per cogliere intero, nell’immediato, il significato della straordinaria poetica elaborata dal “piccolo” disceso dai boschi di Montegrino all’inizio dell’Ottocento.
“La mostra del Piccio a Cremona è un piccolo gioiello. Giovanni Carnovali, detto “Il Piccio”, è uno dei più importanti pittori italiani dell’Ottocento, e questa mostra di disegni è un’occasione imperdibile per conoscerlo meglio. I disegni esposti sono di una bellezza unica, e testimoniano la straordinaria capacità grafica di questo artista che riesce a catturare il movimento e l’espressione dei sentimenti con una maestria incredibile. I soggetti dei disegni spaziano dai miti e dalla storia alle scene di genere, dai ritratti ai paesaggi. Insomma, Cremona, città di arte e cultura, cibo e natura, offre anche questa perla: vale davvero la pena venire a vedere e gustare la mostra del Piccio”, è il commento del sindaco Gianluca Galimberti.