Padernello, Brescia. Il Rinascimento del borgo di Padernello e la storia del Castello è un sogno condiviso, con il 5×1000 alla Fondazione Castello di Padernello si diviene parte di un modello di sviluppo territoriale che genera cultura, lavoro e tutela un prezioso patrimonio storico, artistico e sociale.
Nella quiete della Bassa Bresciana, un castello quattrocentesco racconta una straordinaria storia di rinascita. Quando nel 2002 una parte delle antiche cucine del Castello di Padernello crollò, sembrava che il destino dell’imponente maniero, abbandonato dal 1965 dopo la morte dell’ultimo proprietario, il Conte Salvadego, fosse ormai segnato. Nel 2005, grazie a un’alleanza tra pubblico e privato, il Comune di Borgo San Giacomo acquistò il castello e nacque la Fondazione che ancora oggi lo gestisce.
Da quel momento, un piccolo miracolo ha preso forma. Il maniero non è stato semplicemente restaurato, ma è diventato il cuore pulsante di una comunità rinnovata, fulcro di turismo esperienziale e di economia rigenerativa. Le stanze con soffitti affrescati, le cucine rinascimentali, la sala da pranzo settecentesca e l’originale ponte levatoio hanno ripreso vita, accogliendo ogni anno circa 45mila visitatori. Nel bosco intorno al maniero, il Ponte San Vigilio, una suggestiva opera d’arte naturale che ha riaperto un antico percorso romano, arricchisce il percorso turistico e culturale del luogo.
Con il castello è rifiorito l’intero borgo. Padernello, una frazione di appena 80 abitanti, oggi vede lavorare circa 100 persone nei ristoranti che servono piatti tradizionali, nell’agribirrificio, nell’agriturismo e nelle attività culturali. La vecchia Cascina La Bassa, in disuso, è stata trasformata – sempre attraverso un’opera di raccolta fondi collettiva – in un centro di alta formazione artigianale e di ospitalità con l’albergo diffuso, in fase di completamento. Le antiche scuderie saranno oggetto di un progetto di restauro che prevederà la realizzazione di un infopoint dedicato alla valorizzazione turistica della Bassa Bresciana. Il segreto di questa metamorfosi risiede in una visione condivisa e nella capacità di costruire relazioni: enti pubblici, associazioni, privati e fondazioni hanno collaborato, sostenuti anche dal basso attraverso campagne di crowdfunding.
La storia di Padernello dimostra che determinazione, coraggio e capacità di sognare insieme possono davvero cambiare il destino di un luogo. Dall’abbandono alla bellezza, dal degrado alla rinascita: questo castello non è solo un monumento salvato, ma il simbolo di come la cultura possa diventare motore di sviluppo economico e sociale.
Oggi si può contribuire concretamente allo sviluppo del Castello di Padernello e del suo borgo. Con una firma nella dichiarazione dei redditi, indicando il codice fiscale 02710860988, ognuno può destinare il 5×1000 alla Fondazione Castello di Padernello, partecipando attivamente ai progetti di restauro, alle iniziative culturali e alla manutenzione di questo gioiello del patrimonio storico, artistico e sociale italiano. Ogni contributo non sarà solo un sostegno a un monumento, ma un investimento in un modello virtuoso di sviluppo territoriale che genera cultura, lavoro e speranza.