Parma – Ventuno fagottisti e concertisti italiani, svizzeri, giapponesi, venezuelani si trovano a Parma per ricordare Daniele Galaverna, fagottista parmigiano di fama internazionale scomparso nel 2022: è il “Concerto per Daniele”, organizzato dal Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”.
Per questa seconda edizione dell’evento a lui dedicato, verranno proposte musiche di Antonio Vivaldi interpretate da musicisti che hanno al loro attivo collaborazioni con prestigiose istituzioni musicali nazionali e internazionali (Orchestra di Padova e del Veneto, Maggio Musicale fiorentino, Orchestra della Svizzera italiana, Mahler Chamber Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra di Londra, Mozarteumorchester di Salisburgo, I Solisti Veneti, Orchestra della RAI di Torino, Gustav Mahler Jugendorchester, Chamber Orchestra of Europe, Filarmonica Arturo Toscanini etc.): Davide Aquino, Sergio Azzolini, Alberto Biano, Alessandro Bressan, Alessandra Brunori, Stefano Canuti, Valeria Curti, Massimiliano Denti, Daniele Falco, Ai Ikeda, Marco La Manna, Martino La Vena, Josep Morató Martínez, Luigi Muscio, Benedetta Pozzi, Luca Reverberi, Alejandra Rojas, Chiara Santi, Tan Jiping, Davide Tomasoni (fagotti), Davide Galaverna (contrabbasso).
Daniele Galaverna, scomparso precocemente nel gennaio 2022, si era diplomato nel 1989 in fagotto al Conservatorio «Arrigo Boito» di Parma e successivamente si era perfezionato all’Hochshule di Stoccarda.
Aveva fatto parte della Mahler Jugend Orchester diretta da Claudio Abbado e dell’ECYO, orchestra della Comunità Europea. Dopo aver vinto diverse audizioni aveva collaborato in Italia con diverse istituzioni liriche e sinfoniche come l’orchestra Toscanini di Parma, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, l’Orchestra Rai di Milano e Torino.
Nel 1995 aveva vinto il concorso per primo fagotto nell’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano dove ricoprì questo ruolo fino al 2007, quando diventò primo fagotto del Musikkollegium di Winterthur. Vinse poi il concorso come primo fagotto alla Filarmonica di Stoccolma.
