Bergamo. Briciola dopo briciola, ingrediente dopo ingrediente, il Food Film Fest nutre anche quest’anno il suo pubblico con 36 pellicole scelte e selezionate tra le oltre 500 arrivate in concorso da più di 80 nazioni. Questa XI edizione ha il sapore della preziosità, degli ingredienti scelti con cura e passione dalle mani di uno chef ormai esperto e maturo, il Food Film Fest appunto, che ha raccolto e desidera raccontare tradizioni, culture ed emozioni di Paesi lontani e vicini.
Da sempre il cibo rappresenta la sintesi della vita, la filosofia di chi nutre e si nutre in una sequenza circolare che si rifà all’intero ciclo della vita dell’uomo, richiamando responsabilità ataviche.
Il cibo, cantato dai poeti, scritto dai filosofi, utilizzato dagli storici e dagli archeologi per capire intere società ricostruendone abitudini, gusti, migrazioni, essenze. Cibo che ci rappresenta e diviene una “stretta connessione” col nostro essere e col nostro agire. Ed è proprio da queste riflessioni che questa undicesima edizione prende il via. Il tema di quest’anno è, appunto, VISIONI: contemporanee, passate e future. In quest’ottica, il cibo diventa il tramite per parlare di agricoltura, di geopolitica, di bellezza e di criticità.
Anche questa edizione si articola in tre differenti categorie: DOC, MOVIE e ANIMATION. Sono inoltre previsti due riconoscimenti inediti per due premi speciali. Il pubblico avrà anche la possibilità di assistere alla proiezione di 2 film da sala: “La Fattoria dei nostri sogni”, film del 2019 diretto da John Chester, e “Delicieux. L’amore è servito”, film del 2021 scritto e diretto da Eric Besnard.
Il Festival, ideato dall’associazione culturale Art Maiora e dalla Camera di Commercio di Bergamo, come il migliore Direttore di Sala, servirà sul grande schermo al pubblico storie di cibo e di vita. La sala che lo accoglierà sarà Piazza Mascheroni a Bergamo, Città Alta, luogo in cui attori, studiosi, scrittori e intellettuali sapranno nutrire le menti del pubblico affiancati da produttori locali che, attraverso degustazioni appositamente create per il FFF, ne nutriranno i palati.
Il tema dell’edizioni 2024 è “Visioni” intese come:
Visioni del passato, le tradizioni gastronomiche che hanno plasmato la cultura di ogni popolo attraverso sapori antichi e ricette tramandate di generazione in generazione. Film che ci riportano indietro nel tempo, mostrandoci come il cibo sia stato elemento di identità e coesione sociale. Visioni del presente, le sfide attuali legate all’alimentazione, dall’agricoltura sostenibile alla lotta allo spreco alimentare. Un’occasione per riflettere sul rapporto complesso tra cibo, ambiente e società che ci offre l’opportunità di cercare soluzioni per un futuro più equo e sostenibile.
Visioni del futuro, il mondo di domani, dove il cibo sarà protagonista di nuove storie e di nuove soluzioni. Film che esplorano l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare, la ricerca di nuove fonti di cibo e il ruolo del cibo nella lotta al cambiamento climatico.
E, come ama affermare il Direttore Artistico Luca Cavadini, anche Visioni di bellezza, “per non dimenticare che il cibo è gusto, cultura gastronomica e agroalimentare, tradizione di saperi, ma anche ricerca e sperimentazione”.
Un susseguirsi di Visioni che offre al pubblico la possibilità di riflettere sul cibo visto non solo come nutrimento, ma come espressione della cultura e delle sfide del nostro tempo. Un viaggio attraverso i cinque sensi capace di indagare la complessità di ciò che spesso, erroneamente, viene dato per scontato.