Cremona – Si completa il progetto artistico e formativo della Fondazione Casa Stradivari. Partono in autunno le lezioni della Casa Stradivari Music Masterclass, il corso per giovani violinisti che si terrà nella dimora cremonese dove lavorò e visse il più grande liutaio di tutti i tempi, Antonio Stradivari.
L’obiettivo del programma è quello di unire l’arte dell’interpretazione e dell’esecuzione con l’arte della liuteria, riprendendo l’esperienza tracciata a suo tempo dallo stesso Stradivari che si confrontò assiduamente – nell’arco della sua lunga carriera- con musicisti e compositori.
I giovani talenti, durante il loro percorso di perfezionamento, saranno dunque a contatto sia con i grandi artisti del panorama internazionale sia con il mondo liutario così da sviluppare ed analizzare la funzione dell’arte della musica oggi, e per cogliere la funzione del “suono” in tutta la sua progressione ed in tutti i suoi aspetti.
Il corso offerto dalla Fondazione Casa Stradivari di durata annuale partirà il prossimo 25 ottobre ed è dedicato a violinisti di età compresa preferibilmente tra i 14 ed i 23 anni. Sarà affrontato l’approfondimento tecnico e musicale del grande repertorio violinistico con i Maestri Fabrizio von Arx e So-Ock Kim (Royal Academy of Music) e con tutti gli Artisti in Residenza che saranno ospiti a Casa Stradivari.
“Dopo 350 anni gli spazi anticamente abitati dai protagonisti della liuteria e della musica del mondo allora conosciuto tornano a risuonare con il progetto Casa Stradivari Music Masterclass – commenta Fabrizio von Arx, direttore artistico della Fondazione Casa Stradivari- Musicisti-compositori di quell’epoca furono protagonisti di un momento di grande innovazione, con le nuove forme di concerto e la trasformazione della tecnica degli strumenti ad arco, diventando così fonte di ispirazione per Antonio Stradivari e per tutta la scuola della liuteria cremonese.
Un lavoro congiunto di ricerca a opera di liutai e musicisti che era mirato a creare la risonanza del loro presente e che noi vorremmo recuperare per contribuire alla trasmissione di una tradizione come quella dell’arte liutaria cremonese, Patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco: penso, infatti, che la salvaguardia di quest’arte sia non solo affidata al mondo della liuteria, ma anche alle “agili mani” ed alla fantasia creativa dei musicisti”.