venerdì 31 Gennaio 2025

Brescia ferita

Brescia. Ottant’anni fa Brescia era sotto attacco. In occasione dell’anniversario dei bombardamenti che colpirono la città tra il 1944 e il 1945, il Museo Diocesano ospita la mostra fotografica Brescia Ferita (1944-1945), dal 1 febbraio al 2 marzo.

I luoghi della fede dai bombardamenti alla rinascita, organizzata in collaborazione con Croce Rossa Italiana – Comitato di Brescia nel quadro delle celebrazioni del 160°anniversario della fondazione di quest’ultima. Attraverso una selezione di una quarantina d’immagini, la mostra fotografica documenta la tragicità delle distruzioni e la fase di ricostruzione e restauro negli anni del periodo post bellico.

Con la curatela di Carlotta Coccoli (Università degli studi di Brescia) e Maria Paola Pasini (Università Cattolica del Sacro Cuore), coadiuvate da un comitato scientifico di studiosi ed esperti, l’esposizione narra di come i bombardamenti aerei colpirono i siti religiosi bresciani, soprattutto nei due episodi del 13 luglio 1944 e 2 marzo 1945, che interessarono più duramente il centro storico di Brescia.

Lungo il chiostro del Museo Diocesano di Brescia, il percorso trae avvio con una selezione di scatti dedicati agli ingenti danni subiti dal patrimonio architettonico e monumentale di carattere religioso. La mostra prosegue con un focus sulle vicende straordinarie riguardanti le opere d’arte custodite negli edifici colpiti. Sia durante il primo conflitto mondiale che vent’anni dopo, con l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940, molte opere d’arte mobili italiane si salvarono grazie ad un piano di protezione adottato dalle autorità locali, con le Soprintendenze chiamate ad inventariare i beni d’interesse storico-artistico. Brescia non fece eccezione: il 6 giugno 1940 giunse l’ordine di imballare le opere d’arte e di tenersi pronti all’allontanamento delle stesse, senza suscitare – veniva richiesto – l’allarme della popolazione. D’accordo con l’UNPA – Unione Nazionale Protezione Antiaerea e grazie al lavoro di funzionari pubblici, da sacerdoti e dai semplici cittadini, oggetti e opere d’arte vennero prelevati, catalogati e allontanati dalle loro sedi.

Sabato 1 marzo dalle ore 9.15 alle 12, Salone Bruno Foresti, il convegno “Protezione, danni e ricostruzione. Il patrimonio artistico ecclesiastico bresciano e la Seconda guerra mondiale”, con ingresso libero.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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