Berceto, Parma. Un borgo storico in Appennino da scoprire: dire Berceto significa immaginare un borgo medievale dall’anima ospitale sull’Appennino Parmense con una copertura di boschi superiore al 76%, tra faggi, castagni, querce, dove si può andare per funghi, prugnoli e porcini.
Dire Berceto è parlare della storia con il Duomo di San Moderanno e i resti del Castello, Corchia con le Miniere e Pietra Mogolana; la natura con escursioni tra torrenti, laghi, lago Bozzo e lago Eva in particolare, sentieri per Miniera Pietra del Fuoco, Gli Scalpellini, Ripasanta; la cucina a base di Fungo Porcino I.G.P.
Berceto entra nel circuito interregionale Castelli del Ducato, un nuovo comune sostenitore fa squadra, dunque, con la più longeva rete turistica culturale interregionale a tema rocche, fortezze, manieri, borghi storici e luoghi d’arte.
Dire Berceto significa tante passeggiate en plein air: ad esempio sul sentiero per ‘Miniera Pietra del Fuoco’, sul sentiero ‘Gli Scalpellini’ per Denti del Gigante. Ad esempio lungo la Via Francigena, dove c’è una piccola area di sosta panoramica in località Ripasanta: qui sorge la Maestà di San Moderanno, una piccola cappella votiva dedicata al patrono di Berceto dove i pellegrini sono soliti poggiare un sasso, una moneta, un fiore di devozione al santo. A Berceto, in particolare al Passo della Cisa, lungo il crinale dei monti c’è il crocevia di due dei tre più importanti cammini, il sentiero Italia, la via Francigena e l’Alta Via dei Parchi e dove è stato da pochi anni installato un monolite in sasso rappresentante l’incrocio di storia e cultura.
Dire Berceto significa mettere la punta dei piedi nel fiume Taro, nei pressi di ponte di Pietra Mogolana dove spiccano emotivamente potenti i resti di un antico castello su uno spuntone di roccia a picco sul corso d’acqua. Lungo il torrente Baganza e Manubiola ci sono punti stupendi anche con cascate bellissime da vedere.
Dire Berceto significa entrare a pieno titolo nella grande architrave della storia dell’arte medievale con i suoi bestiari ed il Duomo di San Moderanno sulla via Francigena e vivere la storia dell’incastellamento, osservando proprio le basi, i resti del Castello di Berceto, risalente al 1221, la cui area circostante è stata trasformata in parco archeologico.
Con il suo mondo tutto da scoprire, tra cultura, buon cibo e natura, il Comune di Berceto – in un’area famosa anche per il Fungo Porcino I.G.P. – è entrato da metà agosto 2022 nel circuito Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli con itinerari verso Reggio Emilia e verso Cremona. Un nuovo comune sostenitore fa squadra, dunque, con la più longeva rete turistica culturale interregionale a tema rocche, fortezze, manieri, borghi storici e luoghi d’arte. Come a suggellare ancora, millenni dopo, ciò fecero secoli fa quel Re Longobardo Liuptrando e il Vescovo francese di Rennes Moderanno diventato poi Santo Patrono del paese, una nuova alleanza per il futuro.
Castelli del Ducato è la rete turistica-culturale interregionale di 38 Castelli, 16 Alloggi tra Antiche Mura dove pernottare, 50 luoghi d’arte (ville, dimore storiche, musei, chiese ed abbazie, un labirinto, una academy, borghi storici, palazzi) a corollario dei manieri, una decina di ristoranti, locande e bistrot dove mangiare nelle roccaforti tra Emilia-Romagna, Lunigiana in Toscana e cremonese in Lombardia.