Ferrara. Il MEIS Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah ospita la mostra “Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo” che racconta attraverso l’arte la storia di Purim, narrata nella Meghillat Ester, il Libro di Ester, che fa parte del canone biblico e viene letto nelle sinagoghe durante la festività.
L’esposizione è dedicata alla festa ebraica di Purim, una celebrazione di gioia e di riscatto che affonda le sue radici nella figura biblica della Regina Ester.
Secondo il racconto Assuero, re di Persia e di Media, organizzò un fastoso banchetto per i notabili del regno e invitò la regina Vashti a comparire davanti ai suoi ospiti. Al suo rifiuto, Vashti fu bandita dalla corte e ripudiata. Per trovare una nuova regina, furono convocate le più belle giovani del regno e la scelta ricadde su Ester, una ragazza ebrea che dovette nascondere la propria identità per sposare il re. Divenuta regina, Ester trovò una guida e un consigliere nel cugino Mordechai. Tuttavia, il primo ministro Aman, uomo arrogante e spietato, entrò in conflitto con Mordechai e, venuto a sapere della sua origine ebraica, convinse il re a decretare lo sterminio di tutti gli ebrei del regno, fissando la data tramite sorteggio (Purin in ebraico).
Il giorno scelto fu il 13 del mese di Adar e furono inviate lettere con l’ordine di distruggere e sterminare l’intero popolo ebraico. Scoperto il complotto, Mordechai incoraggiò Ester a intervenire presso il re. Superando la paura di rivelare la propria identità, Ester affrontò Assuero dopo un digiuno di tre giorni e gli svelò il piano di Aman. Grazie al suo coraggio, il re revocò l’editto, Aman fu impiccato e gli ebrei furono salvati. Da allora, la festa di Purim fu istituita per celebrare questo evento di liberazione.
Le tradizioni e i rituali di Purim derivano direttamente da questa storia: il capovolgimento delle sorti è simboleggiato dai travestimenti e dalle rappresentazioni teatrali che reinterpretano i protagonisti della vicenda. Il mascherarsi richiama anche il tema dell’identità celata, proprio come Ester nascose le sue origini ebraiche.
Inoltre, ogni ebreo è tenuto a rispettare quattro mitzvot (precetti): ascoltare la lettura del Libro di Ester, partecipare a un banchetto festivo, scambiarsi doni e offrire aiuto economico ai bisognosi.
La mostra al MEIS esplora la figura della Regina Estere la festa di Purim attraverso opere d’arte rinascimentali, pergamene, manufatti storici e installazioni interattive, offrendo un viaggio tra storia, tradizione e attualità. Bellissima Ester sarà l’occasione per far incontrare un pubblico differente sia adulti che bambini, che potranno giocare a reinterpretare la storia, ma anche approfondire arte, storia e storia sociale.