Breno, Brescia – Dopo la pausa natalizia il Teatro delle Ali di Breno riprende la sua programmazione con Portami a teatro, il ciclo dedicato agli spettatori e alle spettatrici più piccoli e alle loro famiglie continua, con uno spettacolo di teatro per bambini a partire dai 5
anni di età.
L’appuntamento è per sabato 13 gennaio alle 15.30 con lo spettacolo Anima
blu, della Compagnia TAM TeatroMusica.
Un bellissimo gioco di incastri tra i corpi di due attori (Flavia Bussolotto e Davide
Cortesi), tante immagini, molta musica e un ritmo ora scatenato ora delicato, in
continui passaggi dalla realtà del quotidiano alla fantasia di evasione per entrare nel
sogno dei desideri impossibili.
E poi esseri umani che volano e dall’alto guardano e sognano, piangono, sorridono. E poi ancora cavalli, galli, capre, pesci, cicogne, asini volanti, agnelli, gatte e vacche. E insieme agli animali, innamorati, angeli, violini, acrobati, musicisti. Lo spettacolo è dedicato a Marc Chagall ed è il primo movimento della Trilogia della pittura in scena.
Gli autori, alimentati dalle immagini ricche di suggestioni di Chagall pittore, hanno
tessuto trama e ordito fino a costruire una piccola storia. Si sono immersi nel suo
mondo iconografico per farne emergere un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla
pittura. Un mondo così silenzioso ha così trovato la sonorità.
L’incontro tra i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un
dispositivo scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il
fantastico. La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea
suggestioni visive riuscendo a coniugare i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto
in forma coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro.
Nello spettacolo avvengono continui passaggi dalla realtà del quotidiano (data
attraverso le scansioni ritmiche dei gesti) alla fantasia di evasione da esso che
consente di entrare nel sogno dei desideri impossibili. Questi due mondi separati e
paralleli, della realtà e del sogno appunto, si alternano sulla scena e finiscono per
confondersi uno nell’altro, integrandosi tra loro fino a che non saranno più due mondi
distinti, ma un unico momento che li contiene entrambi.