giovedì 19 Settembre 2024

Alfredino, l’Italia in fondo a un pozzo

Casteganto, Brescia – “Ho cercato di trattare questa vicenda con la massima sensibilità, partendo dalla mia identificazione di bambino e dall’idea che se non fosse caduto in quel pozzo, Alfredino, avrebbe fatto un cammino parallelo al mio, ascoltando la stessa musica, vivendo le stesse esperienze […]. Ho cercato di curare un poco il dolore con la poesia. Di riportarlo in vita, attraverso di me, con me. Era tutto quello che potevo fare per lui”.

Il primo giornalista accorso sul posto, il venditore di panini che ha lucrato sulla folla di Vermicino, il presidente Pertini, i robot Mazinga e Goldrake di cui Alfredino era appassionato, il vigile che per ore ha parlato con lui per cercare di rassicurarlo e infondergli speranza.

E poi Angelo Licheri, scelto per il suo corpo minuto per calarsi in quel pozzo infernale che rimase quaranta minuti appeso a testa in giù a tentare inutilmente di imbracare il bambino e salvarlo…

Ma il personaggio centrale è Alfredino, quel bambino perduto, come fosse l’anima dell’Italia, inghiottita dal buio, perduta per sempre, per sempre incastonata in un diamante, come il blocco di ghiaccio azotato in cui fu conservato il suo corpo, prima di recuperarlo dalla tenebra in cui è venuto a mancare a noi tutti.


Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale nato nel 2004 che gestisce il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia e al cui interno sono attive una Compagnia che produce spettacoli di prosa ed eventi culturali e una Scuola di Teatro.

La forma artistica è quella di un Teatro colto e popolare insieme, atto collettivo di un gruppo riunito da una visione comune.

 

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