martedì 22 Ottobre 2024

Al mare, ai monti, la storia del turismo nei secoli

Brescia. Palazzo Martinengo ospita sino al 17 novembre la mostra: “Al mare, ai monti. Il piacere di viaggiare dal Grand Tour al turismo di massa. 1767-1945“, con ingresso libero. Un viaggio nella trasformazione della vacanza da esperienza per pochi a fenomeno collettivo, supportata da immagini e da oggetti d’epoca, la mostra accompagna il visitatore attraverso un viaggio lungo due secoli alla scoperta della storia del turismo fino alla nascita del turismo di massa.

Un allestimento che illustra l’evoluzione del concetto di vacanza in Italia, con un focus particolare sulla provincia di Brescia, e con essa i cambiamenti che hanno interessato l’intera società italiana. La mostra è pensata per coinvolgere in particolar modo ragazzi e bambini grazie anche ai pannelli esplicativi in comunicazione aumentativa alternativa, inoltre con una proposta didattica gratuita per le scuole.

Ph. Andrea Riviera

Lo scopo della mostra è illustrare lo sviluppo del fascino del Bel Paese a partire dallo straordinario successo del Grand Tour nel Settecento che porta in Italia aristocratici, letterati e artisti che eleggono la nostra penisola a meta imprescindibile per la loro formazione, fino alla variante della vacanza di massa propria della metà del Novecento. Anche in vista di Milano Cortina 2026 , i Campionati mondiali di Sci che si svolsero a Cortina del 1941 e la programmata Olimpiade invernale del 1944.

Scrivono i curatori della mostra Roberto Chiarini, Elena Pala: “Turismo significa tempo libero, e tempo libero non ci poteva essere senza un progresso economico che liberasse l’uomo dalla schiavitù del lavoro, che l’ha sempre attanagliato. Dall’infanzia alla vecchiaia la vita è sempre stata solo lavoro, una vita che non conosceva né pause né intervalli. Seguire lo sviluppo del turismo equivale perciò a seguire lo sviluppo della civiltà moderna. Significa aprire il libro delle meraviglie che ha permesso, prima al solo benestante e poi anche al semplice lavoratore, di usufruire della straordinaria opportunità di conoscere il mondo che ci circonda e di godere del loisir offerto dall’immergersi vuoi nella natura vuoi nell’arte, vuoi semplicemente dal viaggiare, dalla conoscenza di altri mondi, di altre culture. All’inizio (dal Settecento) questa è stata un’opportunità goduta solo dai ceti altolocati, nobili e grandi borghesi…Da ultimo, finalmente è arrivato il turismo di massa, parte ormai importante del nostro stile di vita, oltre che voce decisiva della nostra economia.”

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.
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