Padernello, Brescia. Imparare a produrre frutta e verdura e a commercializzarla nel rispetto della biodiversità e del territorio.
È l’obiettivo del corso di agricoltura di prossimità organizzato dalla Fondazione Castello di Padernello, maniero quattrocentesco della Bassa Bresciana, in collaborazione con l’agricoltore e produttore Lorenzo Cavalli che per oltre 15 anni ha partecipato al Mercato della Terra Slow Food che si tiene nei cortili e negli spazi del Castello.
I ragazzi e le ragazze interessati a vivere questa esperienza formativa, possono rivolgersi alla Fondazione Castello di Padernello per partecipare attivamente ad un progetto pilota, che mira a trasformare la formazione in opportunità lavorativa, con la nascita di nuove imprese.
I giovani apprenderanno come coltivare quegli ortaggi e prodotti che sono in sintonia con la vocazione agricola del territorio e che possono far parte di una filiera corta e sostenibile. Una valorizzazione delle colture di nicchia e il recupero di quelle marginali, che rappresentano approcci virtuosi alla tutela dell’ambiente e che creano una “cultura del vivere bene”, attiva e consapevole da parte delle comunità locali.
L’iniziativa fa parte del progetto “Generare Comunità”, vincitore del Bando Emblematico Maggiore, promosso da Fondazione Cariplo, presentato da Fondazione Castello di Padernello ETS, in collaborazione con Fondazione Cogeme ETS, Cooperativa Cauto, Associazione Comuni Terre Basse Bresciane e Connessioni Impresa Sociale.
Il progetto ha consentito di creare botteghe artigiane a Cascina Bassa, cascinale adiacente il maniero quattrocentesco, restaurato grazie anche ad una raccolta fondi collettiva, alta formazione con il coinvolgimento di artigiani locali e un albergo diffuso. Dallo scorso anno si sono svolti corsi di restauro, pelletteria, norcineria e varie attività artigianali con l’intento di adottare modelli di welfare e produzione improntati sui principi dell’economia circolare, del riuso e della cooperazione.
I giovani interessati ad apprendere come coltivare e produrre frutta e verdura nel rispetto della biodiversità e del territorio possono aderire ad un progetto pilota che punta a creare nuove imprese.