Manerbio, Brescia – Doppio appuntamento bresciano per Lucrezia Lante della Rovere, protagonista del pirandelliano L’uomo dal fiore in bocca, che giovedì 23 marzo alle 20.30 sarà al Teatro delle Ali di Breno, per il penultimo spettacolo della stagione di prosa In Tournée, e il giorno successivo – venerdì 24 marzo alle 21.00 – farà tappa al Politeama di Manerbio.
Lo spettacolo, dall’atto unico di Luigi Pirandello, affronta da vicino il tema della morte imminente e ha come protagonista una figura femminile, la donna vestita di nero.
Ma se nel testo originale Pirandello mette al centro del dramma un uomo che decide di allontanarsi dalla vita e anche dalla moglie – che rappresenta il passato, i ricordi, la vita stessa – nell’adattamento di Francesco Zecca, Lucrezia Lante della Rovere dà voce a quella donna muta che il maestro siciliano ha solo lasciato intravedere.
Una donna a cui l’unica cosa rimasta è quella di “attaccarsi con l’immaginazione alla vita”, cercando di non lasciare andare il marito.
Basta scambiarsi un bacio per sentire lo stesso gusto della vita? Basta avvicinare le labbra al proprio amore per sentirne il sapore? Basta sciacquarsi la bocca con il presente per non sentire più il gusto del passato? La vita è ingorda, non lascia che resti da assaporare. Difficilmente c’è spazio se non per l’immaginazione.
A Lei, la Donna Vestita di Nero, la moglie dell’Uomo dal Fiore in Bocca, è l’unica cosa che è rimasta. I suoi occhi sono così attaccati a lui, da non volerlo fare andare via. Non ancora. Quante domande ci vogliono per sollevare un peso dal cuore? Quante risposte dobbiamo trovare per amare un dettaglio? Prepariamoci a sentire la voce di quella donna muta e dolorante che Pirandello ci ha fatto intravedere solo dietro a quel cantone.
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