Modena – Da venerdì 28 a domenica 30 aprile al parco Novi Sad di Modena debutta “Togo – Joy of life”, un evento dedicato alla solidarietà, inclusione e volontariato che porta per la prima volta in città la mototerapia.
La disciplina, ideata dai campioni di freestyle motocross Vanni Oddera e Massimo Bianconcini, è un supporto alle cure tradizionali per persone malate e con disabilità che possono provare l’emozione di salire in sella a una moto con piloti professionisti, per tre giornate di adrenalina e divertimento.
A Togo ci sono aree dedicate alla pet therapy, ma anche attività con i Vigili del Fuoco di Finale Emilia e laboratori proposti dalle associazioni di volontariato locali. E poi spettacoli di motocross freestyle e concerti live. La manifestazione – ideata e organizzata da FAS Security Solution, col patrocinio del Comune di Modena – è aperta a tutti e a ingresso rigorosamente gratuito.
La bellezza dello sport, il brivido della velocità, i sorrisi di chi sa spingersi oltre gli ostacoli. O, in una parola, mototerapia. Ruota proprio intorno a questa disciplina inventata dai campioni del mondo di motocross freestyle Vanni Oddera e Massimo Bianconcini la prima edizione di “Togo – Joy of life”.
Tre giornate dedicate principalmente ai bambini e alle persone più fragili, nel corso delle quali campioni come Vanni Oddera, Massimo Bianconcini, Leonardo Fini, Francesco Buetto, Stefano Pontiggia, Luca Fogliarino insieme ad altri motociclisti – gli “amici di DaBoot” – danno la possibilità di provare la mototerapia: ad oggi oltre 60.000 ragazzi con disabilità, bimbi ospedalizzati e persone con varie forme di autismo hanno potuto sperimentare questa emozione, migliorando la loro qualità di vita.
La mototerapia, in gergo Freestyle Motocross Therapy (FMX Therapy), è stata oggetto di uno studio da parte dell’Ospedale Regina Margherita di Torino pubblicato poi sull’European Journal Of Integrative Medicine: quanto emerso dallo studio è che, grazie alla mototerapia, la percezione del dolore e il livello di stress si riducono, le emozioni negative si affievoliscono, quelle positive aumentano.
La mototerapia porta ai giovani evidenti benefici, in quanto non si tratta di pura esperienza ludica, ma di una terapia complementare che migliora lo stato psicofisico del paziente e della sua famiglia.
Oggi tanti ospedali italiani adottano questa attività con moto elettriche in reparto come appuntamento fisso (Ospedale Gaslini di Genova, Santa Margherita di Torino, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Istituto Tumori di Milano, tanto per citarne alcuni) per sostenere i giovani con disabilità e i loro cari, oppure nell’insorgenza di una determinata malattia, in particolare quelle oncologiche.
Dalle moto, agli animali al gioco: a Togo le terapie complementari per i più fragili
Oltre alla mototerapia Togo dà spazio anche alle altre terapie complementari, in particolare quelle che si avvalgono degli animali e del loro potere di coinvolgimento, per stimolare la comunicazione, le relazioni sociali e il buonumore.
La Pet therapy con cani e gatti viene proposta nei tre giorni di manifestazione grazie alla presenza di associazioni di volontariato del territorio come Ragliando s’impara e Felix & co.
Numerose altre associazioni propongono i loro laboratori esperienziali e in un’area a cura di Ludo Labo bambini e genitori possono sfidarsi con i giochi da tavolo, in scatola ma anche quelli in legno di una volta. E poi, grazie ai Vigili del Fuoco di Finale Emilia i più piccoli provano l’emozione di essere pompieri per un giorno.
Il team dei campioni di DaBoot, oltre a proporre la mototerapia, nel corso delle tre giornate si esibisce in diversi spettacoli di motocross in cui si assiste alle evoluzioni delle moto a decine di metri di altezza.
Non manca l’area food & beverage e naturalmente la musica: venerdì 28 aprile alle 21 il palco è del gruppo modenese “Non siamo mica gli americani”, celebre cover band di Vasco Rossi, la prima ad essere riconosciuta ufficialmente da Vasco stesso, mentre sabato 29 saranno i “Nero a metà” a rendere omaggio al grande Pino Daniele. Musica anche durante la giornata con il team di Enjoy e il maestro Emanuele Sgarbi che fanno avvicinare i bambini al mondo delle percussioni.
La manifestazione è dedicata a Veronica Franco, 19enne morta di leucemia nell’ottobre 2020, poche settimane dopo essere stata accompagnata sul palco di “Tu si que vales” proprio da Vanni Oddera e la sua moto; al talent di Canale 5 aveva commosso i 4 giudici con una strepitosa versione di “Hallelujah”. A Togo saranno presenti i genitori Luca e Rosanna.