Casalmaggiore, Cremona. Le acquasantiere tra collezionismo e arte ceramica al Museo del Bijou dall’11 marzo al 16 aprile, inaugurazione sabato 11 marzo alle ore 16. Da un’idea di Francesco Vitale, questa mostra è dedicata alle acquasantiere domestiche, oggetti di culto dalla seconda metà del ‘700 e per tutto l’800 e oltre.
All’inizio erano destinate soprattutto a religiosi, dal ‘600 comparvero in cappelle private nobiliari, poi divennero parte dell’arredo delle camere da letto di tutti i ceti sociali. Cadute in disuso nel periodo fra le due guerre mondiali, ma conservate comunque nelle case, hanno conosciuto nuova fortuna nell’ambito dell’antiquariato. Quattro collezionisti espongono qui alcuni dei loro pezzi più pregiati: si tratta dei casalaschi Ferdinando Amato e Giancarla Zuelli, dell’antiquario cremonese Paolo Marenzi e di Alfio Micheletti, di Milzano (BS).
Ma in mostra trovano un posto di rilievo le acquasantiere realizzate in questi anni dai soci di Ceramicarte, guidati dal prof. Vitale: splendidi oggetti di varie forme e colori, che testimoniano la maestria artigianale ed artistica di questo gruppo locale di appassionati della ceramica.
Sono esposti inoltre alcuni pezzi realizzati dalle Fabbriche Riunite Placcato Oro, presumibilmente degli anni ’30-’40 del secolo scorso: sul retro di uno di questi, ritrovato fortunosamente in un comodino dimenticato per decenni in una cantina, compare il marchio FGM (Federale Galluzzi Maffei, fondata nel 1926); altre non sono “firmate”, ma sono facilmente riconducibili alla produzione del Fabbricone per iconografia e materiali. La mostra è dedicata a Giuseppe Ferrari, socio di Ceramicarte recentemente scomparso.
La storia che lega la cittadina cremonese di Casalmaggiore al Bijoux è lunga più di un secolo e mezzo, un sodalizio che creò nel tempo una vera e propria industria di produzione di bigiotteria artigianale amata da personaggi celebri, da Maria Callas a Grace Kelly e Virna Lisi. Nel 1986 è nato il Museo del Bijou di Casalmaggiore che occupa il piano seminterrato dell’ex Collegio Santa Croce, edificio costruito dai Padri Barnabiti verso la metà del XVIII secolo; è un museo specializzato del patrimonio storico-industriale in cui sono conservati oggetti d’ornamento e accessori prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’70 del Novecento.