Crema– Vi è mai capitato di ascoltare un brano di musica e di esserne rimasti affascinati?
Avete mai avuto occasione, poi, di leggere la storia da cui nasce quel brano, o di scoprire che cosa, nella mente dell’autore, ha dato vita alla composizione, il senso di quella musica, i sentimenti, le storie, i colori, i paesaggi descritti da quelle note?
E avete, infine, provato a riascoltare lo stesso brano, forti delle nuove conoscenze?
Vi accorgerete che è come una esperienza nuova, è come una musica diversa, più profonda, più intimamente condivisa.
E vi accorgerete anche che quelle note, quei brani non esprimono solo bellezza e armonia, ma ci raccontano una vita, esprimono sensazioni e sentimenti, descrivono paesaggi e visioni. E, perciò, le musiche ci appariranno ancor più belle, ci colpiranno ancor più in profondità.
Ecco perché la Fondazione San Domenico, ma ancor più come Istituto Musicale “Folcioni”, propongono questo progetto.
Vogliono provare a raccontare le storie, i sentimenti, le visioni che hanno spinto l’autore a scrivere proprio quel brano, a proporre proprio quella musica. E a farla ascoltare.
Vogliono offrire, così, un originale percorso di teatro e musica, presentandolo in una cornice suggestiva: l’abside dell’ex Chiesa di San Domenico.
Si darà il via alla nuova proposta con una grande attrice che, insieme ad un importante pianista, farà scoprire qualcosa di inedito di Mozart. Ma poi si proseguirà con altri attori che impersoneranno altrettanti musicisti e ci racconteranno le storie e i sentimenti che hanno caratterizzato la vita di questi autori e ne hanno improntato la musica.
Una musica interpretata a sua volta dagli insegnanti e dagli allievi dell’Istituto Folcioni, che aiuteranno a godere della bellezza delle melodie proposte.
Con l’aiuto di questi attori e di questi interpreti l’ascoltatore potrà entrare nel mondo e nella vita di quel musicista, a condividere con lui il sentimento che con quella musica ha voluto esprimere. Perché quando un musicista crea, ci racconta sempre qualcosa di sé, ci apre
sempre uno spiraglio sulla storia della sua vita. Ed entrare in questi angoli ci aiuta a vivere meglio la sua musica.
Spiega Alessandro Lupo Pasini: “Questa iniziativa ha dato il là ad un progetto che valorizzerà sia i nostri docenti che i ragazzi. Le serate si apriranno il 30 di marzo con Mozart, e continueranno con altri differenti autori. Le prime quattro serate saranno dedicate al pianoforte, l’ultima invece all’organo e al flauto. Non saranno veri e propri concerti ma rappresentazioni sceniche, per raccontare la vita degli autori stessi attraverso la loro musica ma anche attraverso curiosità e aneddoti”.