Rezzato, Brescia. La nuova mostra alla fondazione PInAC dal titolo: “Quante storie!” è un avventuroso percorso all’interno del patrimonio storico della Fondazione, che presenta al pubblico adulto e bambino 45 opere infantili sul tema del racconto. Quali sono i personaggi, gli ambienti, i passaggi narrativi, le atmosfere che emergono dalla selva di segni e disegni che è l’archivio storico del museo? E quali sono le occasioni, i contesti, i modi in cui una storia può essere raccontata ed ascoltata? Quali relazioni si attivano tra chi narra e chi ascolta? La mostra iniagura il 1 marzo alle ore 17, rimarrà aperta al pubblico e alle scolaresche sino a fine dicembre.
Da Cenerentola a Biancaneve, dall’Orco di Pollicino alla Strega di Hansel e Gretel, da Pinocchio a Capitan uncino… passando tra selve oscure, castelli infestati, vascelli fantasma, epiche battaglie e futuribili città meccanizzate, per arrivare a storie e leggende che hanno fatto un lungo viaggio, non solo nel tempo, per giungere nella casa dei disegni delle bambine e dei bambini del mondo.
Come suggerisce Michela Caniato, Presidente di Fondazione PInAC, nel catalogo che accompagna la mostra: “Ascoltiamo ciò che questi disegni vogliono dirci e lasciamoci andare alle immagini che evocano. Le emozioni che esprimono e suscitano non hanno confini. Come affermò Gianni Rodari: “De te fabula narratur. Anche i bambini che non conoscono il latino riferiscono a se stessi le favole che ascoltano”.
La Pinacoteca dell’età evolutiva è una sorprendente intuizione di Aldo Cibaldi, che negli anni Sessanta del secolo scorso, ha immaginato la possibilità di raccogliere, studiare, fare memoria e custodire l’espressività visiva prodotta dall’infanzia attraverso uno sguardo multiculturale che guardava al mondo e alle diversità culturali ed espressive come opportunità e ricchezza per l’educazione e la formazione. In questi cinquant’anni le diverse amministrazioni del Comune di Rezzato, accogliendo il progetto e facendosene garanti, hanno consentito che questa realtà unica in Italia e in Europea, potesse nascere, crescere e svilupparsi.
La collezione storica, iniziata negli anni Sessanta da Aldo Cibaldi promosse la sua prima mostra internazionale dell’espressività infantile nel 1969 e contava in quell’anno 350 opere provenienti da 5 paesi del mondo. Oggi conta oltre 6200 opere provenienti da 65 Paesi del Mondo e continua a raccontare, work in progress, emozioni, pensieri e speranze di migliaia di bambini.