venerdì 22 Novembre 2024

Pietre d’inciampo nelle vie di Cremona

Cremona. Una iniziativa proposta dalla scuola primaria “Guido Miglioli” del Cambonino è stata accolta dall’Amministrazione comunale che ha aderito al progetto internazionale “Pietre d’Inciampo” (Stolpersteine), iniziativa europea organizzata e realizzata dalla Fondazione Gunter Demnig, con sede in Germania, che prevede la posa nelle vie cittadine di piccoli blocchi quadrati in pietra (10×10 cm) ricoperti da piastre in ottone, in memoria dei deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno alle loro case.

L’iniziativa è stata organizzata dal Settore Cultura e Turismo in collaborazione con il Comitato Provinciale ANPI Cremona e con Netzer Italia – Organizzazione Giovani Ebrei Progressivi in Italia, che hanno condotto le ricerche storiche individuando 38 nominativi di persone nate o che furono residenti a Cremona decedute in un campo sterminio nazista o luogo equivalente. In ottemperanza alle regole della Fondazione, 19 di queste potranno essere ricordate con una Pietra d’Inciampo.

Con questo progetto intendiamo celebrare al meglio il Giorno della Memoria. Le pietre d’inciampo infatti saranno come un monito per ricordare i tragici eventi del secolo scorso e per rendere nel quotidiano la giusta memoria delle vittime del regime nazi-fascista che ha così profondamente segnato la storia dell’Europa e del nostro Paese. Un grazie ai ai bambini e alle bambine della scuola Miglioli che hanno promosso questo intervento, segno che la memoria è ancora viva soprattutto nelle giovani generazioni”, commenta l’Assessore alla Cultura Luca Burgazzi.

La posa delle “Pietre d’Inciampo” si terrà giovedì 12 gennaio: dalle ore 9:00, l’artista tedesco Gunter Demnig, con il supporto del personale del Servizio Viabilità, Suolo e Sottosuolo del Comune e di AEM S.p.A., inizierà la posa delle 19 pietre in varie strade cittadine: 16 saranno collocate davanti alle ultime residenze delle persone  decedute nei campi di concentramento e 3 nel Cortile Federico II.

Per ricordare tutti i 38 concittadini cremonesi vittime delle deportazioni naziste individuati dalle ricerche di ANPI e Netzer, è stata redatta una pubblicazione dal titolo Le Pietre d’Inciampo e la Memoria, edita dal Comune di Cremona, con schede e fotografie documentarie a cura di Giuseppe Azzoni, Vittorio Mascarini e Giampiero Carotti.

Sono previste anche due momenti istituzionali. Il primo si svolgerà giovedì 12 gennaio, alle ore 9:30, quando inizierà la posa delle pietre nel Cortile Federico II con l’artista Gunter Demnig alla presenza degli alunni della scuola primaria “G. Miglioli” del  Cambonino e delle autorità, cui seguirà un incontro a Palazzo Comunale tra i bambini della scuola e l’Assessore Luca Burgazzi.

Secondo momento istituzionale venerdì 27 gennaio: in occasione della Giorno della Memoria avverrà infatti l’inaugurazione del progetto, in particolare, alle 17:30, nel Cortile Federico II, davanti alle Pietre d’Inciampo, si renderà omaggio alle vittime ebree cremonesi leggendone i nomi e dedicando loro una preghiera. A seguire sarà presentata la pubblicazione Le Pietre d’Inciampo e la Memoria nella Sala Eventi SpazioComune (piazza Stradivari, 7).

Ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig nel 1995 come reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate (religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali) il progetto Pietre d’Inciampo intende porsi come stimolo alla coscienza collettiva: obiettivo della “Pietra d’Inciampo” (un inciampo emotivo e mentale, non fisico), è mantenere viva la memoria delle vittime nel luogo simbolo della vita quotidiana, la loro casa, invitando allo stesso tempo chi passa a riflettere su quanto accaduto in quel luogo e in quella data, per non dimenticare.

In Europa sono state installate oltre 70.000 Pietre d’Inciampo in oltre 2.000 città.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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