martedì 26 Novembre 2024

Memoriale delle Vittime del terrorismo a Brescia

Brescia. Inaugura domenica 15 gennaio il “Memoriale delle Vittime del terrorismo”, un progetto proposto e fortemente voluto dalla Casa della Memoria, iniziato nel 2012 al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale e delle stragi di tale matrice, la città di Brescia vuole tradurre questa indicazione con la realizzazione di un progetto che sottolinei il ricordo delle vittime. Partendo da Piazza Loggia, si è deciso mettere in opera un itinerario nella città, individuato da una sequenza di formelle, su ognuna delle quali è inciso il nome di una vittima del terrorismo e della violenza politica. Un percorso in salita, che si snoda verso il castello della città, a simboleggiare la necessità della memoria e dell’impegno civile nei confronti di quelle persone le cui vite furono tragicamente spezzate.

Il 9 maggio 2012 era stata consegnata al Presidente della Repubblica la prima formella come segno di avvio alla realizzazione del progetto. Il tratto iniziale del percorso del “Memoriale vittime del terrorismo” è stato inaugurato, sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, il 28 maggio 2012 con la posa delle prime nove formelle dedicate alle vittime delle stragi di piazza Loggia e di piazzale Arnaldo, ed è proseguito negli anni successivi sino alla sua attuale conclusione. Il percorso parte da Piazza della Loggia e si snoda verso il Castello seguendo Contrada Sant’Urbano.

Il Memoriale è una sequenza di 441 formelle, dagli attentati in Alto Adige (1962) fino all’assassinio di Marco Biagi (2003), ognuna delle quali riporta il nome delle vittime del terrorismo elencate dalla pubblicazione del Quirinale: “Per le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana”.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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