sabato 23 Novembre 2024

Servizio civile alla comunità Papa Giovanni XXIII

Sono 290 in Italia i posti disponibili con la Comunità Papa Giovanni XXIII e 51 all’estero, distribuiti nei tanti paesi di destinazione: Albania, Bolivia, Brasile, Camerun, Cile, Francia, Germania, Kenya, Paesi Bassi, Romania, Sri Lanka, Svizzera, Thailandia e Zambia.

In ciascun progetto, le attività dove i volontari in servizio civile si troveranno coinvolti vanno dall’assistenza a minori e disabili, al supporto a persone vittime di dipendenza o che vivono in strada, da attività di monitoraggio e denuncia di violazioni dei diritti umani alla condivisione della quotidianità con persone che stanno scontando una pena alternativa al carcere.

Possono partecipare al bando i giovani, senza distinzione di sesso, che al momento della presentazione della domanda hanno compiuto 18 anni e ne hanno meno di 29. E’ richiesta la cittadinanza italiana o di paesi dell’Unione Europea.

Per i cittadini extra-UE va dimostrato di soggiornare regolarmente in Italia. I candidati non devono aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo oppure ad una pena, anche di entità inferiore, per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, oppure per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

Non possono presentare domanda i giovani che appartengono ai corpi militari e alle forze di polizia; abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale o universale; abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista; abbiano rapporto con l’ente che realizza il progetto, rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi.

Altre requisiti andranno verificati direttamente nei testi dei progetti, che possono prevedere documentazioni aggiuntive o autocertificazioni per i posti con riserva per i Giovani con Minori Opportunità o per i progetti con Misure Europee.

I giovani ricevono un contributo spese di 444,30 euro mensili. Nei progetti all’estero viene aggiunta una diaria giornaliera che va dai 13 ai 15 euro a seconda del Paese di destinazione.

E’ possibile presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone, con SPID di livello di sicurezza 2 o, se sei cittadino europeo o extra-europeo regolarmente soggiornante, chiedendo le credenziali di accesso specifiche sulla piattaforma stessa. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione. E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

E’ possibile svolgere servizio presso una delle numerose case famiglia della Giovanni XXIII a supporto di minori e persone con disabilità, presso le cooperative sociali, le comunità terapeutiche che accolgono persone vittime di dipendenze, le strutture per persone senza fissa dimora, per donne vittime di tratta e per carcerati che stanno scontando la pena in misura alternativa al carcere.

L’associazione presenta anche progetti che prevedono “misure aggiuntive UE”. Cosa significa? Che candidandosi in 3 particolari progetti, per un totale di 14 posti, sarà possibile svolgere un periodo di servizio di 2 mesi in un paese Europeo, nel caso dell’associazione in Spagna, Portogallo e Croazia.

Per meglio orientare i giovani nella scelta del progetto l’associazione offre l’iniziativa “Porte aperte al Servizio Civile: prova tre giorni!”, un’opportunità per conoscere direttamente lo stile dell’ente e le progettualità. Per iscriversi è sufficiente compilare un modulo e si verrà ricontattati.

«Proprio ieri si è celebrata la Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale – dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII – Non vogliamo soltanto fare qualcosa per i giovani, ma CON i giovani. In un momento storico caratterizzato da incertezza, guerra e timore, il servizio civile rimane un’opportunità unica per i giovani di diventare protagonisti di un forte cambiamento. Un’occasione per scoprirsi, per riappropriarsi della capacità di sognare, facendo qualcosa per sé stessi e per gli altri».

 

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