Cremona – Prosegue la rassegna Camminare su un filo di seta e dopo aver affrontato l’interessante tema della crisi climatica e delle sue conseguenze sulla situazione dei ghiacciai alpini, nel prossimo incontro il focus si sposterà su un argomento locale: flora e biodiversità a Cremona.
Fabrizio Bonali, noto botanico cremonese, parlerà dell’importanza della biodiversità e della necessità di continui rilevamenti delle piante autoctone e non che nascono sui terreni della Città di Cremona e provincia.
La biodiversità in ambito floristico provinciale sarà analizzata e descritta con riferimenti alla situazione passata e attuale, marcando la condizione di sofferenza degli ultimi ambienti naturali. Verrà presentato il risultato del lavoro di volontari che hanno fornito un primo dettagliato elenco delle specie vegetali spontanee locali.
Tramite proposte concrete, esempi e indicazioni per una partecipazione attiva, Bonali sottolineerà come sia fondamentale per la conoscenza dell’ambiente il contributo di più osservatori possibile, anche senza una approfondita preparazione. Questa collaborazione è essenziale per raccogliere dati utili a livello locale e regionale riguardo specie rare, le liste rosse e la Direttiva Habitat, contribuendo così alla conoscenza dell’ambiente.
Fabrizio Bonali,
interessato da sempre ai temi ambientali, è specializzato nella botanica contribuendo come coautore alla pubblicazione del volume” Atlante corologico delle piante vascolari della provincia di Cremona” edito nel 2006. Ha proseguito con aggiornamenti fornendo contributi nei volumi “Atlante corologico delle Pteridofite nell’Italia nordorientale” e “Le orchidee dell’Italia nordorientale”.
È autore di numerosi articoli che trattano di storia delle scienze naturali pubblicati sulla rivista Pianura a partire dal 1993. Partecipa al progetto “Atlante Digitale FAB” gestito da Flora Alpina Bergamasca, censimento della flora lombarda nelle province di Lecco, Sondrio, Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi per la cartografia regionale.
Camminare su un filo di seta significa stare in equilibrio precario, come oggi siamo tutti noi, che ci troviamo a fronteggiare una crisi climatica perdurante da decenni e che sta assumendo contorni via via più foschi, con disastri causati da tempeste improvvise, bombe d’acqua e fenomeni di siccità sempre più frequenti.
La rassegna, giunta alla sua terza edizione, ha già riscosso un buon successo di pubblico e critica e rappresenta un’occasione preziosa per la Città di Cremona per crescere in consapevolezza e responsabilità verso le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
Promossa dal Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano, grazie alla partecipazione di un gruppo di associazioni e con il patrocinio del Comune di Cremona, questa iniziativa è realizzata nell’ambito della ‘Trama dei Diritti’ lo spazio culturale promosso da CSV Lombardia Sud aperto a tutte le organizzazioni impegnate nella costruzione della cultura dei diritti.
Partecipano alla rassegna: Città Rurale, Filiera Corta Solidale, Nonsolonoi Altromercato, Slow Food Cremonese, Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona, Cai Cremona.