Brescia accoglierà dal 25 marzo la ottava edizione del Brescia Photo Festival- al cinema, attraverso il linguaggio dell’arte, tematiche legate alla fotografia, all’identità e alla memoria.
Oltre a un ricco programma di esposizioni dedicate ai nomi più interessanti e celebrati della fotografia italiana e internazionale, declinate attorno agli Archivi, il Brescia Photo Festival sarà accompagnato da una serie di iniziative collaterali.
Tra queste, spicca la rassegna cinematografica organizzata da Fondazione Brescia Musei e ospitata al Cinema Nuovo Eden, l’arthouse cittadina gestita dall’istituzione culturale bresciana, per approfondire, attraverso il linguaggio della settima arte, tematiche legate alla fotografia, all’identità e alla memoria. Il programma propone quattro documentari di grande impatto, capaci di esplorare mondi e sensibilità diverse.
Si parte martedì 25 marzo con Two Strangers Trying Not to Kill Each Other, diretto da Manon Ouimet e Jacob Perlmutter, in prima visione e in versione originale sottotitolato in italiano, dedicato al fotografo Joel Meyerowitz (New York, 1938), uno dei protagonisti della scena fotografica mondiale, al quale Fondazione Brescia Musei dedica un’ampia retrospettiva – la prima vera antologica mai organizzata in Italia – al Museo di Santa Giulia dal 25 marzo al 24 agosto 2025, a cura di Denis Curti. Per l’occasione saranno presenti in sala l’artista e il curatore della mostra.
Mercoledì 9 aprile sarà la volta di Guido Harari – Sguardi Randagi di Daniele Cini, un viaggio nella carriera di uno dei più grandi fotografi italiani, capace di catturare con i suoi scatti l’anima di artisti e icone della cultura contemporanea.
Mercoledì 23 aprile è in programma Il Complotto di Tirana di Manfredi Lucibello, il racconto ironico di una delle più grandi bufale della storia dell’arte contemporanea, che vede protagonista tra gli altri il fotografo Oliviero Toscani.
A chiudere la rassegna, mercoledì 7 maggio, I Am Martin Parr di Lee Shulman, il ritratto del grande regista britannico che attraverso le parole del protagonista e della moglie, unite alle testimonianze di critici d’arte, fotografi, galleristi, colleghi e amici, ricostruisce la figura di un artista iconico e all’avanguardia, che ha immortalato il mondo senza filtri, in tutta la sua naturale e drammatica comicità.
Quattro appuntamenti imperdibili che, attraverso la potenza delle immagini in movimento, arricchiscono il dialogo tra fotografia e cinema, offrendo al pubblico nuove chiavi di lettura e spunti di riflessione.