Parma – È una sorta di “dissertazione per immagini” sugli anni Settanta la seconda mostra del trittico previsto dalla collaborazione fra CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Comune di Parma – Assessorato alla Cultura.
Dopo la mostra Visioni (im)possibili del 2024, che aveva focus sugli anni Sessanta visti “in chiave Bauhaus”, eccoci dunque a Intorno ai ’70, un viaggio attraverso ideologie, progetti e linguaggi dalle collezioni CSAC, che anticipa la tappa finale del percorso, un’indagine sugli anni Ottanta che sarà allestita nel 2026.
Intorno ai ’70: ideologie, progetti, linguaggi nelle collezioni CSAC è curata dalla Direttrice di CSAC Cristina Casero, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Parma, e da CSAC, in collaborazione con il Comune di Parma, e propone un approfondimento su un decennio in cui artisti, fotografi, stilisti, designer e progettisti, intercettano le tensioni e i turbamenti sociali, e in senso più ampio culturali, sfociati durante il Sessantotto e interpretano le utopie che attraversano la società civile, dando spesso voce anche al malcontento sempre più diffuso nella società italiana, stretta tra modernità e problemi che, mai sopiti, ora stanno prepotentemente esplodendo.
Sono anni in cui molte certezze vengono messe in discussione, a partire da alcune delle istituzioni più tradizionali. In questo clima coloro che si occupano professionalmente di comunicazione visiva, di arte e di progettazione, si interrogano sul proprio ruolo.
In una società che mercifica anche l’atto artistico, la volontà è quella di stimolare pensiero critico e riflessione, interpretando la stagione innovativa che il paese attraversa, e rinnovare i linguaggi in funzione di un rapporto più diretto col pubblico.
Nelle sale di Palazzo Pigorini dialogano tra loro i lavori di artisti, designer, fotografi, illustratori e stilisti che restituiscono al visitatore un mosaico ricco di suggestioni e spunti di riflessione e che mettono in luce la pluralità di linguaggi visivi che ha attraversato l’Italia degli anni Settanta.
Dalle fotografie di Mario Cresci e dell’agenzia Publifoto Roma ai bozzetti di Walter Albini, Giorgio Armani, Brunetta e Krizia, dalle icone del design di Achille Castiglioni, Alessandro Mendini, Roberto Menghi, Alberto Rosselli e Ettore Sottsass Jr alla satira di Alfredo Chiappori e Felis fino alle opere di Enrico Baj, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Emilio Vedova.