venerdì 21 Febbraio 2025

Mostre / Boucher e Fragonard, alla corte del re

Cellatica, Brescia. “Boucher e Fragonard. Alla corte del re” Una mostra che incanta per l’eleganza, la leggerezza e la preziosità delle opere dipinte da due tra i più leggendari pittori francesi del Settecento. I pittori che hanno sedotto la corte francese di Luigi XV e Luigi XVI approdano a Casa Museo Zani con una mostra nata dall’inedita collaborazione tra Fondazione Paolo e Carolina Zani e Gallerie Nazionali d’Arte Antica Barberini Corsini. Per la prima volta vengono così accostate le opere di François Boucher (Parigi 1703-1770) e il piccolo gioiello pittorico di Jean-Honoré Fragonard (Grasse 1732-Parigi 1806) delle collezioni romane a due autentici capolavori di François Boucher della collezione Zani.

Alla corte di Francia, Luigi XV nominò nel 1765 François Boucher primo pittore del re, coronando di fatto una carriera a dir poco leggendaria. La fama di Boucher è in continua espansione già dal 1731, anno del suo rientro a Parigi dopo il soggiorno romano (nel 1723 vinse il Prix de Rome) e anno in cui venne accolto come pittore di soggetti storici all’Académie Royale de Peinture et de Sculpture. Il suo rapporto privilegiato con Madame de Pompadour, favorita del re di Francia, unitamente all’amicizia del marchese di Marigny, direttore del Bâtiments du Roi, gli consentirono di diventare già nel 1742 uno dei pittori della corte reale e, nel 1761, rettore della stessa Académie.

Pittore tra i più leggendari della scuola francese, Boucher deve molto alla pittura italiana, soprattutto a Veronese, Guercino e Tiepolo che, ammirati e studiati durante il suo soggiorno italiano, contribuirono a definire l’inconfondibile, vaporosa e luminosa tavolozza cromatica delle sue opere.

Casa Museo Zani conserva, tra gli altri, due dipinti di Boucher. Il primo, firmato e datato 1741, vanta una storia collezionistica che ci riporta proprio alla corte di Luigi XV, essendo originariamente parte del patrimonio artistico del castello reale di Choisy.

In mostra si può inoltre ammirare anche un vero gioiello della produzione pittorica di Jean Honoré Fragonard (Grasse 1732 – Parigi 1806), formatosi proprio sotto la guida di François Boucher che, dopo averne apprezzato le doti artistiche, arrivò ad incaricarlo di eseguire alcune copie dei suoi dipinti richieste dai committenti.

La Casa Museo Zani è stata aperta al pubblico dal 2020, conserva ed espone oltre 1200 opere, arredi e oggetti d’arte applicata raccolti dall’imprenditore e collezionista bresciano Paolo Zani, in oltre trent’anni di appassionata ricerca sul mercato antiquario. L’arte barocca veneziana, romana e francese costituisce il corpus principale della collezione Zani.

L’altro nucleo portante della raccolta è quello della pittura veneziana. Ne sono un esempio i dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi, Boucher, le sculture del genovese Filippo Parodi e romane dei Della Porta, accanto a preziosi arredi barocchi e rococò principalmente francesi e veneziani e straordinari oggetti d’arte applicata del XVII e XVIII secolo.

Accanto ai capolavori di pittura, scultura e arte applicata custoditi negli ambienti interni
della Casa Museo sono inoltre presenti 400 opere esposte nello scenografico giardino che circonda la villa. La tutela, la conservazione e la valorizzazione della Casa Museo è lo scopo principale della Fondazione intitolata a Paolo e Carolina Zani. La Fondazione ha inoltre l’obiettivo di sostenere la cultura in generale, attraverso l’elargizione di contributi specifici destinati alla formazione dei giovani, mediante l’istituzione di premi e borse di studio.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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