Borghetto sul Mincio, Verona. “Lago di Garda in Love” è questo il nome dell’evento che vede coinvolti Valeggio e Borghetto sul Mincio, assieme ad altri comuni dell’area del Garda. L’evento più romantico dell’anno in uno dei borghi “romantici” per antonomasia, sospeso sulle acque del Mincio, con i tre antichi mulini che sembrano sgorgare dalle acque.
Borghetto sul Mincio annoverato tra I Borghi più belli d’Italia, nata nel 2002 con lo scopo di valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte, cultura e paesaggi presente nei piccoli centri italiani.
L’appuntamento è da venerdì 14 a domenica 16 Febbraio: tre giorni dedicati allo stare insieme, alla gioia di essere vicini a chi amiamo tra paesaggi di una bellezza unica. Per tutte le coppie di innamorati, un ricco programma: passeggiata romantica guidata con la presenza straordinaria dei figuranti Malco e Silvia, i due innamorati protagonisti della Leggenda del Nodo d’Amore; la mostra mercato “Valeggio sul Mincio in love”, con tante idee regalo, prodotti tipici e artigianato artistico; i punti selfie in alcuni scorci particolarmente suggestivi del paese, per scattare romantiche foto ricordo e la proposta enogastronomica, per farvi assaggiare una sinfonia di sapori fra cui i famosi ‘nodi d’amore’, che prendono il nome dalla leggendaria storia d’amore fra il valoroso capitano Malco e una ninfa del fiume.
Il castello di Valeggio sul Mincio, arroccato sulle colline moreniche, sembra cavalcare una grande onda verde mentre si arriva al borgo medioevale di Borghetto. Qui le acque gorgogliano tra le ruote dei mulini antichi che girano non più per macinar farina, ma per i turisti o per le foto di novelli sposi, venuti ad assaggiare il “nodo d’amore”. Lo hanno soprannominato il “nodo d’amore” è il tortellino di Valeggio sul Mincio, e sembrano pochi i depositari dell’antica ricetta dell’originale, fatto a mano come da tradizione, è un’inimitabile prelibatezza.
Borghetto e i suoi mulini valgono una sosta per respirare il suggestivo paesaggio delle acque del fiume che indugiano sotto il ponte visconteo, nei secoli un poco ponte e un poco diga, per poi infilarsi a pettine nelle prese d’acqua dei mulini. Tra anse e canneti nidificano numerose specie di uccelli, tra cui i cigni; era un preistorico guado il luogo dove le gore dei mulini di Borghetto ora bevono le acque del fiume.