mercoledì 5 Febbraio 2025

Spreco alimentare: è tempo di agire

Lo spreco alimentare è oramai parte della vita quotidiana, avviene in tutte le fasi della filiera, dalla produzione al consumo domestico. Mentre arriva la 12ª Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, nelle case degli italiani quasi 30 kg di cibo finiscono, ogni anno, nella spazzatura. E tutto questo quando un miliardo di persone nel mondo sono denutrite. Se fosse possibile recuperare tutto il cibo che sprechiamo, si potrebbero sfamare quasi 2 miliardi di persone.

Come si legge sul sito di Spreco Zero: nel 2024, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher (diffuso il 29 settembre, Giornata internazionale della Consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari istituita dalle Nazioni Unite) lo spreco alimentare è risalito: ogni settimana sono finiti nel bidone della spazzatura ben 683,3 grammi di cibo pro-capite, rispetto ai 469,4 grammi rilevati nell’agosto 2023). Nella top five dei cibi più sprecati troviamo la frutta fresca (27,1 g), le verdure (24,6 g), il pane fresco (24,1 g), le insalate (22,3 g), cipolle/aglio/tuberi (20 g). Vale a dire i prodotti principe della Dieta Mediterranea. Il 42% dei cittadini individua la causa dello spreco familiare nel fatto di dover buttare la frutta e la verdura conservata nelle celle frigo perché una volta portata a casa va subito a male. E il 37% sostiene di buttare via gli alimenti perché i cibi venduti sono già vecchi. Solo il 23% è disposto a programmare i pasti settimanali, e il 75% degli intervistati non è disposto o non è capace di rielaborare gli avanzi in modo creativo per evitare di gettarli.

Mancano 5 anni al traguardo degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle nazioni unite. è arrivato il tempo di agire. Dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite, sia nella vendita al dettaglio che nelle case dei consumatori, e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura è il grande traguardo prospettato dall’obiettivo numero 12 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. Una prospettiva indicata in questi dieci anni dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero attraverso molte iniziative di mobilitazione.

La più importante è probabilmente quella che si appresta a tagliare il traguardo della 12^ edizione, la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare che rinnova il suo appuntamento a tutti il 5 febbraio. Sarà un’edizione focalizzata sulla prevenzione dello spreco alimentare a vari livelli – da quello domestico, che incide per il 50% circa sulla filiera dello spreco nazionale e internazionale – alle perdite in campo, alla dispersione alimentare prima dell’acquisto, e nelle fasi di gestione e consumo del cibo in casa. Sarà, soprattutto, l’occasione per inserire nel quotidiano di ciascuno le buone pratiche, azioni e comportamenti concreti che ci guidano verso l’obiettivo 2030 di dimezzare lo spreco alimentare.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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