Modena – Trentotto edizioni di Modenantiquaria, un vero record. Nessun’altra mostra d’arte antica in Italia vanta un numero di edizioni così elevato. Sfogliando i cataloghi di questa grande mostra, prima cartacei adesso digitali, possiamo renderci conto di come il mercato dell’antiquariato si sia evoluto nel tempo.
La grande forza di Modenantiquaria è nell’essersi saputa rinnovare, interpretando il cambiamento sociale e culturale, sia a livello italiano che europeo, soprattutto dell’ultimo decennio.
Modenantiquaria non è solo una mostra-mercato a cui partecipano le gallerie italiane e straniere più blasonate, con oggetti selezionatissimi, ma è anche una espressione culturale; durante la manifestazione vengono realizzati gli ormai immancabili “talk”, veri e propri simposi d’arte a cui vengono invitati direttori dei maggiori musei, storici dell’arte, noti giornalisti e famosi antiquari.
L’allestimento della mostra, a cura di Ruggero Moncada di Paternò, è diventato uno dei punti di forza della manifestazione, così come il modo in cui gli antiquari espongono oggetti, mobili e dipinti.
I visitatori e i collezionisti non vengono a visitare la mostra solo per acquistare, ma anche per apprendere una tendenza del gusto espositivo da replicare nelle proprie case e gli antiquari si cimentano con grande passione per realizzare lo stand più bello selezionando gli oggetti più rari e significativi acquisiti e messi da parte parecchi mesi prima.
In una grande città, una mostra d’arte, anche se molto importante, si può perdere con mille altre manifestazioni. A Modena i cittadini ogni anno aspettano di poter visitare questa mostra con ritualità, e tutte le Istituzioni cittadine sostengono e partecipano alla realizzazione della stessa. Naturalmente in prima fila ci sono gli antiquari modenesi.
A Modena la mostra ha trovato il suo humus e si è sviluppata, sostenuta dalla passione dei collezionisti emiliani, anche se ormai la sua fama non ha confini e i visitatori provengono da ogni parte d’Italia e d’Europa. Le radici culturali della città sono fondamentali. Nel Sei e Settecento, con il Ducato d’Este, di cui Modena era capitale, si è sviluppata un’eccellente tradizione artistica, con il fiorire di importanti botteghe di pittura e di arti decorative. Gli Antiquari modenesi e quindi Modenantiquaria, sono il frutto di questa grande tradizione artistica secolare di cui è splendida testimonianza la Galleria Estense, uno dei più importanti Musei italiani.