Cremona. Una mostra testimonia e sugella la lunga e fruttuosa collaborazione tra la Scuola di Restauro di Botticino e la città di Cremona, al Museo Civico “Ala Ponzone” “Botticino per Cremona” sino all’11 maggio le opere restaurate escono dagli archivi per essere esposte al pubblico.
Fondata nel 1974, la Scuola di Restauro di Botticino, eccellenza bresciana, celebra quest’anno il suo cinquantesimo anniversario. All’epoca, la sede si trovava nello storico Monastero della Trinità a San Gallo di Botticino, situato su un poggio con vista sulle celebri cave di marmo che hanno dato vita alle botteghe di marmorini e scalpellini, cresciute con fatica e tenacia nei secoli, creando vere e proprie opere d’arte in marmo botticino, ne è testimone il monumentale Altare della Patria.
Per diversi anni, il Museo Ala Ponzone, insieme alla Direzione e ai docenti della Scuola, ha dato vita a un vero e proprio laboratorio dedicato alla manutenzione, al riordino e al restauro di manufatti spesso conservati nei depositi del Museo in condizioni precarie.
Per la prima volta, molti di questi materiali vengono esposti al pubblico, offrendo così l’opportunità di apprezzare il prezioso lavoro svolto dagli studenti della Scuola.
Tra i reperti in mostra si trovano lapidi e iscrizioni medievali, affreschi strappati, tavolette da soffitto e dipinti su tavola o tela datati dal XIV al XX secolo. Si possono inoltre ammirare bassorilievi in pietra, marmo e terracotta, commessi marmorei e manufatti lignei, come un mobile destinato a sorreggere il badalone su cui venivano collocati i libri per il canto corale.
La collezione comprende anche oggetti di rara bellezza, tra cui stipi in legno con intarsi in avorio e osso, capi d’abbigliamento preziosi risalenti alla prima metà dell’Ottocento e persino una curiosa draisina, antenata della bicicletta.