mercoledì 15 Gennaio 2025

La trappola per topi di Agatha Christie

Crema, Cremona – Continua la stagione teatrale del San Domenico, stavolta con un “giallo”.
Giovedì 16 gennaio alle ore 21,00 appuntamento con “Trappola per topi”, spettacolo di prosa di Agatha Christie, tra i più rappresentati al mondo, che ha registrato il tutto esaurito.

Diversi gli attori sul palco tra cui Ettore Bassi, famoso conduttore televisivo di origine barese: “Trappola per topi è uno spettacolo che coinvolge l’animo umano in tutte le sue sfaccettature, perché parla dell’animo umano, parla della tipologia dell’essere umano in tutte le sue piccole meschinità, cattiverie, bugie, sotterfugi, che l’aiutano a sfuggire ogni tanto alle proprie responsabilità.”

Al suo fianco ci sono Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Matteo Palazzo, Raffaella Anzalone.

Tratto dal racconto “Tre topolini ciechi” (The Mousetrap), a sua volta ricavato dall’omonimo radio-dramma, “Trappola per topi” debuttò il 6 ottobre 1952 a Nottingham e, dopo una tournée in altre sei città inglesi, l’allestimento giunse al New Ambassadors Theatre di Londra il 25 novembre, giorno dal quale è rimasto in cartellone ininterrottamente fino al 2020 – cosa per cui già dagli anni Settanta detiene il primato mondiale di spettacolo più rappresentato nello stesso teatro.

Da allora, per 70 anni senza interruzioni (tranne che per il periodo di pandemia) il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica.

“Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché.

Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente British, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi agli stereotipi.

“Credo che i personaggi nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo.– spiega il regista Giorgio Gallione – E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza.”

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