giovedì 14 Novembre 2024

Coppa campioni d’Europa di bridge in Valcamonica

Valcamonica, Brescia. Tutto è pronto, a Darfo Boario Terme, in, per la ventiduesima Coppa dei campioni d’Europa di bridge (l’European champions cup 2024): sono attesi alcuni dei migliori giocatori al mondo, con staff e accompagnatori, per circa 250 arrivi da tutta Europa.

Giovedì al centro congressi di Boario, dalle 9.30, prenderanno il via le prime sfide: in gara, per la categoria Open, ci sono dodici squadre (due italiane, l’Asd Bridge Breno e la siciliana Addaura, e una per nazione da Francia, Polonia, Norvegia, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Svizzera, Olanda, Svezia e Serbia), mentre per la seconda Champions femminile saranno in dieci (due da Italia e Francia e una da Norvegia, Turchia, Polonia, Inghilterra, Ungheria e Danimarca). Si giocherà giovedì 14 e venerdì 15, mentre sabato 16 sarà dedicato alle semifinali al mattino e alle finali al pomeriggio, con i vincitori che saranno premiati nella cerimonia conclusiva intorno alle 20.30.

A organizzare l’evento è la squadra dell’Asd Bridge Breno, capitanata da Romain Zaleski. Il team camuno si presenta all’appuntamento molto carico, anche perché reduce dalla vittoria, lo scorso fine settimana, del Campionato italiano società sportive a squadre, titolo conquistato anche lo scorso anno.

La Champions del bridge, per la Vallecamonica, è un’occasione unica e irripetibile per presentarsi su una scena europea inusuale e per mostrare tutte le proprie potenzialità. Una sfida che sta chiamato in causa l’intero territorio, a partire dal comitato organizzatore guidato da Marco Farisoglio, Silvano Feller e Giovanni Canu, in collaborazione con la fondazione Tassara e altri partner.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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