martedì 26 Novembre 2024

Duende, arti performative in festival

Brescia. Arti performative e nuove tecnologie al centro di una serie di spettacoli dal taglio fortemente innovativo: dall’1 al 9 dicembre in città torna “Duende. Festival di arti performative e nuove tecnologie“.

Promossa dal CTB Centro Teatrale Bresciano e giunta alla seconda edizione, la rassegna si conferma un vero e proprio contenitore sperimentale, con eventi di prosa contemporanea, installazioni, proiezioni cinematografiche, talk che hanno l’obiettivo di aprire a una nuova modalità di fruizione dello spettacolo dal vivo. Gli eventi del festival si terranno al nuovo Teatro Renato Borsoni e al Cinema Nuovo Eden.

Digital Divine è il tema scelto per il cartellone di quest’anno, che vedrà opere, performer e pubblico affrontare insieme l’incontro sempre più ravvicinato tra tecnologia e spiritualità.

Nel tentare di immaginare una tecnologia sempre più autonoma, la drammaturgia ha rappresentato le macchine con due registri: quello dell’inganno e quello della guerra. Eppure oggi l’umanità coabita con le macchine, nuove generazioni crescono in un mondo ibridato con il digitale, le tecnologie simulano in modo sempre più credibile ogni elemento umano utile alla relazione.

Le chiamiamo “tecnologie empatiche” perché sono in grado di suscitare negli utenti la più umana delle connessioni: quella empatica, per l’appunto. Poiché nel cuore del teatro si trovano il gioco dell’imitazione e l’incontro empatico, ecco che è il teatro l’arte che efficacemente può integrare le nuove tecnologie in ogni parte del suo processo di creazione, di performance e di fruizione. Da questa premessa nasce DUENDE: un evento che esplora la relazione tra teatro e tecnologie empatiche.

La seconda edizione di DUENDE esplora il lato più ambiguo e opaco della nuova rivoluzione digitale: quello relativo all’etica e alla coscienza, dei singoli e delle comunità che la rete può sviluppare. Opere, performer e pubblico affronteranno insieme l’ibridazione tra tecnologia e spiritualità, esplorando la linea sempre più sottile che divide l’homus digitalis dall’homo dei.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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