Bagnolo Mella, Brescia. Già dal titolo “La guerra degli altri”, si comprende come questo spettacolo sulla Prima Guerra Mondiale, proposto dalla Compagnia Teatro CaraMella sia profondamente differente da tutti gli altri: il testo vede infatti la Grande Guerra dall’inedito punto di vista degli italiani d’Austria. Spettacolo teatrale tratto dalla tesi di laurea di Serena Filippini, testo di Giorgio Forlani con la regia Elisabetta Innocenti, in cartellone venerdì 8 novembre alle ore 21 al Cinema Teatro PIO XI, ingresso 7 €.
I protagonisti sono Giuseppe e Rosa due giovani abitanti di Vermiglio, il primo comune trentino che si incontra venendo da Ponte di Legno. Essi sono di lingua, costumi e tradizioni italiani ma, prima del 1918, il loro territorio era sotto la dominazione austriaca e allo scoppio della guerra contro l’Italia nel 1915 si sono trovati in una situazione drammatica.
Il giovane Giuseppe viene arruolato dall’esercito austriaco e costretto a combattere accanitamente contro coloro che considera non nemici, ma vicini di casa, e deve aggiungere agli orrori della guerra anche quelli di una massacro fratricida. Il soldato si aggira fra i resti del forte per cercare una risposta a questo suo tragico destino.
Non migliore sorte viene riservata all’altra protagonista, Rosa che, rimasta al paese, viene sospettata, come gli altri abitanti di Vermiglio, di essere collusa col nemico e deportata con tutti i suoi compaesani in Austria, in un terribile viaggio che ricorda fin troppo da vicino quelli nazisti di pochi decenni più tardi. Al ritorno al paese non troverà che distruzione e macerie.
I due ragazzi, che erano innamorati, senza la guerra avrebbero avuto una storia felice, invece la morte è venuta a spezzare le loro speranze e non rimane loro che raccontare al pubblico la propria esperienza, per evitare che simili tragedie si ripetano.
La prima assoluta di questa piece è stata eseguita all’interno die nuseo Forte Strino a Vermiglio, negli stessi locali in cui la vicenda è ambientata. Pur essendo stato prodotto nel 2019, l’ambientazione a Vermiglio si collega in modo assolutamente significativo con il film di Maura Delpero candidato all’Oscar.