sabato 23 Novembre 2024

Afrobrix Music festival

Brescia. Afrobrix, il primo festival italiano dedicato all’afro discendenza. Il 6, 7, 8 settembre
dalle 18 alle 24 al parco del Centro Comboni Brescia.

Musica, cultura, arte e cinema per valorizzare tutte le realtà afrodiscendenti e afroeuropee partendo dal contesto socio-culturale in cui queste vivono. La mission di Afrobrix vuole da un lato sviluppare la multiculturalità, intesa come pluri appartenenza culturale e identitaria, dall’altro promuovere l’inclusione e l’interazione tra le comunità 2G e la cittadinanza bresciana. Afrobrix esprime la bellezza e l’importanza dell’afrodiscendenza come componente sociale eterogenea, multiforme e complessa, come una forza capace di arricchire e trasformare cultura, arte e le società nel loro insieme.

Apre l’edizione 2024 di Afrobrix il rap di Big Boa. MC classe ’93 nato a Palermo e cresciuto a Modena da genitori ghanesi. L’artista si muove tra molte sonorità dove mescola ritmo e melodie afrobeat, dancehall o caribbean, anche se il rap rimane la sua fonte di espressione principale. A seguire SAMIA, nome d’arte della cantante romana Samia Pozzobon di origini somale e yemenite. Accompagnata dalle tastiere e dalle sequenze di Claudio Giordano, porterà sul palco di Afrobrix il suo mix di pop black come nel suo ultimo singolo dal titolo “Asfalto”. Chiude la serata la formazione brasiliana e congolese Trio Brazuka. Toni Julio, Donat Munzila e Kal dos Santos propongono un viaggio di ritmi e melodie delle loro terre. Un repertorio che affronta i grandi compositori tra samba, rock, bossa, reggae, afroblues e afrojazz.

Quattro le band protagoniste della serata di sabato. Si parte con la cantante R’N’B soul Thoé da Reggio Emilia con discendenze nigeriane. Dalla danza Hip-Hop al canto lirico, Thoé si avvicina al gospel e al soul, maturando il suo linguaggio espressivo che ha portato nel suo ultimo EP “Alter Echo” pubblicato lo scorso maggio. Sul palco poi Em, rapper classe 2000 nato a Kaolack (Senegal) si trasferisce in Italia a 9 anni. Nel 2018 inizia la sua attività artistica, ma solo nel 2022 inaugura una serie di singoli ufficiali. “Gangsta Story” è il suo ultimo singolo dove mescola il tipico boom bap dell’Hip-Hop e suoni afro. La terza proposta della serata è l’amapiano del napoletano-gambiano Yusbwoi. Cultura, tradizione e nazionalità sono alla base della sua proposta artistica, in questo genere musicale genere musicale sudafricano che include deep house, gqom, jazz, soul e lounge. In chiusura Janine Tshela Nzua, vero nome dell’artista di origine congolese Epoque. Testi impegnati dove mescola italiano, francese e il lingala (lingua del Congo) su un tappeto di sonorità afrobeat e R’N’B che conferiscono al progetto un respiro internazionale.

Sul palco domanica i Bantukemistry, trio composto dal percussionista Jo Choneca di origini mozambicane, dal tastierista Giovanni Battista Boccardo e dal sassofonista e chitarrista Giancarlo Canazza. La band offre un originale percorso tra musica afro, elettronica e jazz.
La serata prosegue con Nasser (detto Mimmo), cantante bresciano di origine Egiziana. Nelle sue canzoni che interpreta sia in arabo, sia in Italiano, tratta le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione su un tappeto pop melodico contemporaneo. Ai Jedbalak il compito di concludere la manifestazione con il loro repertorio moroccan’roll. La formazione nata dall’incontro tra il cantante Abdallah Ajerrar con Gianluca Sia (mandola, sax, tastiere), Mimmo Mellace (batteria, percussioni) e Nico Canzoniero (chitarra, basso synth). Il quartetto mescola la tradizione musicale degli Gnawa del Marocco con altri stili come la musica del Sud Italia e di molte zone del Mediterraneo.

Tutte le esibizioni saranno anticipate e concluse con le migliori selezioni tra reggae, electro, afrobeat, Hip-Hop e molto altro ancora. Tutti i set saranno curati da DJ Eddy originario del Benin. Danze e coreografie accompagneranno i tre giorni della manifestazione con i dancer di Afrobrix Jam Session. Presenti numerosi stand enogastronomici con prodotti agricoli dell’Africa coltivati sul territorio, cucina tipica eritrea, etiope, ivoriana, burkinabé e ghanese. E ancora accessori etnici femminili, vestiti, scarpe e borse in wax (il tipico tessuto africano di cotone dai colori sgargianti e dalle numerose fantasie), ma anche oli essenziali, burro di karité, olio di cocco e burro di cacao.

L’evento è organizzato dai Missionari Comboniani – Fondazione Nigrizia in collaborazione con Associazione Centro Migranti – Diocesi di Brescia, Collettivo UNO, Associazione Gli Altree, ADL a Zavidovici, K-Pax con la collaborazione del Comune di Brescia, con il sostegno di Fondazione Cariplo, ASM, Fondazione Comunità Bresciana e Associazione Centro Migranti.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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