venerdì 1 Novembre 2024

Una montagna per tutti

Bergamo – “Una montagna per tutti”, il progetto per la valorizzazione della montagna inclusiva rivolto alle persone con diverse abilità motorie, torna sabato 31 agosto con un nuovo obiettivo da raggiungere a 2.015 m s.l.m.: il Rifugio Fratelli Calvi a Carona.

«L’iniziativa nasce dall’idea di quattro amici – io, Alessandro, Angelo e Angelo – intenzionati a sensibilizzare sul tema della disabilità in quota e prende ispirazione dal progetto “Tor in Gamba”, una gara a staffetta di trail che si svolge ogni anno in Valle d’Aosta sul tracciato del celebre Tor de Geants. La nostra volontà, però, non era quella di coinvolgere atleti con diverse abilità motorie, ma di allagare questo concetto alle persone comuni che non conoscono la montagna o pensano di non poterla vivere in prima persona a causa della propria disabilità” – spiega Simona Pievani, promotrice de “La Montagna per tutti».

“La Montagna per tutti”, infatti, nasce nel 2021 con la creazione di un gruppo composto da persone amputate per percorrere alcune vie montuose della bergamasca e comprendere appieno quelle che possono essere le difficoltà sui diversi sentieri.

Dalla prima edizione ad oggi, il progetto è cresciuto e quest’anno si pone una nuova sfida, non rivolgendosi più solo a persone con un arto inferiore amputato, ma invitando tutte le persone con diverse abilità motorie a unirsi a questa esperienza inclusiva, di contatto con la natura e di comunità. Il tutto grazie alla collaborazione con SBS (Special Bergamo Sport), la rivista Orobie, Cai di Bergamo, Coop Lombardia e all’adesione di associazioni come Dorainpoi Aps, Asd Omero Bergamo, Aipd, Adb e Phb.

«La disabilità non è una diversità, ma un modo differente di vivere e comprendere la vita. Quello che ci piacerebbe innescare nelle persone è il desiderio di mettersi alla prova vivendo un’esperienza che possa portarli a guardare da un’altra prospettiva, decidere di cambiare le proprie abitudini e godere della natura che ci circonda» – aggiunge Alessandro Colletta, promotore de “La Montagna per tutti”.

La giornata del 31 agosto avrà inizio alle ore 7:30 a Carona in Valle Brembana, punto di incontro da cui parte il sentiero per raggiungere il rifugio Fratelli Calvi.

I ragazzi con una amputazione, con sindrome di down, ciechi e autistici saliranno in autonomia affiancati dai propri accompagnatori. Quanti affetti da paraplegia, perciò in carrozzina, si muoveranno, invece, in fuoristrada, percorrendo l’ultimo tratto dell’itinerario con la joëlette, la carrozzina fuoristrada monoruota, che permette a qualsiasi persona con diversa abilità motoria di affrontare escursioni con l’aiuto di almeno quattro accompagnatori.

Una volta raggiunto il rifugio, i partecipanti pranzeranno tutti insieme e verrà aperto un momento di confronto per raccogliere impressioni, difficoltà e commenti sulla salita della mattina. Gli organizzatori del progetto daranno poi qualche dettaglio, in anteprima, sul docufilm «Ho cambiato passo» in fase di realizzazione che racconterà l’edizione 2023 e sarà presentato ufficialmente in autunno. Verso le ore 14:00/14:30 è prevista la discesa e il ritorno a Carona.

«Questa camminata di una giornata – spiega Denis Bonetti, presidente di Sbs, Special Bergamo Sport – alla quale parteciperanno amici con diverse disabilità, paraplegia, amputati, non vedenti, ragazzi con sindrome di down, ci permetterà di analizzare le difficoltà e le possibilità per ognuno e di creare un nuovo gruppo che potrà essere protagonista di un progetto futuro più ampio».

«Quello della montagna accessibile è un tema che da sempre sta a cuore a Orobie e di cui la rivista si occupa affinché le terre alte possano essere sempre più un luogo di incontro. Per questo, dopo aver contribuito alla mostra con cui la scorsa primavera l’avventura al Curò del 2023 è diventata un suggestivo racconto per immagini, sosteniamo con piacere anche questa tappa de La montagna per tutti in valle brembana. Un’occasione per avvicinare progetti e realtà diverse, nella convinzione che solo la capacità di unire gli sforzi e fare rete possano contribuire a rendere la montagna un patrimonio fruibile a tutti» – commenta Emanuele Falchetti, direttore della rivista Orobie.

«Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso che dimostra le potenzialità e l’efficacia dell’unione tra il settore del volontariato e quello cooperativo. La sinergia che ne deriva concretizza il nostro impegno comune verso uno sviluppo sostenibile che valorizza le risorse naturali e culturali del territorio bergamasco, promuove l’inclusione sociale e sostiene l’economia locale, stimolando la partecipazione attiva della comunità» – aggiunge Giorgio Sfreddo, Referente Coop Lombardia.

«Il CAI di Bergamo con la Sezione e le Sottosezioni ha tracciato una lunga tradizione di impegno sociale e solidarietà̀ umana per le genti di montagna. La passione e l’impegno di Socie e Soci CAI hanno fatto crescere la consapevolezza che la montagna rappresenti un’opportunità per condividere esperienze e bellezze con tutti. A partire dagli anni 2000 è stata realizzata un’ininterrotta attività di accompagnamento in montagna di persone con disabilità, grazie a una ricca rete di associazioni e fondazioni, sempre guidati dallo spirito di camminare insieme con passo diverso e di vivere insieme sui sentieri ognuno con il proprio passo verso nuovi orizzonti» – conclude Vincenzo Lolli – Referente Gruppo ‘La Montagna per tutti’ CAI Bergamo.

L’iniziativa è stata organizzata grazie al contributo di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Consorzio Bim e della Comunità montana valle Imagna.

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