Brescia – Ultimi giorni per la mostra-immagine della VIIª edizione di Brescia Photo Festival che quest’anno si concentra sul concetto di “TESTIMONI”, o meglio, i fotografi come testimoni del presente.
Franco Fontana, quindi. Con il suo Colore, che negli spazi del Museo di Santa Giulia riceve un omaggio come storico artista che ha saputo fare del colore e della sua resa a linguaggio la sua firma. La mostra, inoltre, vuole essere anche un contingente festeggiamento a Franco Fontana per i suoi novant’anni.
Fontana trovò la sua particolare lente di lettura attraverso il colore, saturo e generatore di forme e geometrie. È proprio partendo da esso che l’estetica di Franco Fontana trova la sua essenza: ogni elemento della sua composizione si delinea solo ed esclusivamente attraverso la luce e la saturazione del colore, dando luogo a dei paesaggi i cui elementi naturali si astraggono dal dato reale e si compattano insieme in un’unica tavolozza fotografica.
Franco Fontana. Colore è un viaggio a ritroso nell’opera del maestro del colore, dai suoi primi lavori, inizio anni Sessanta, fino ai più recenti.
122 immagini che raccontano allo spettatore l’evoluzione del suo pensiero e del suo linguaggio, di come per lui “tutto è o diventa paesaggio” compreso l’uomo che compare, nelle sue immagini, come una forma generata dalla luce, dalle ombre e dal sempre presente colore saturo di Franco Fontana.
Il percorso espositivo, suddiviso in 4 sezioni, documenta la ricerca di Franco Fontana sui temi “paesaggio”, “paesaggio urbano”, “presenza assenza”, “people”, “luce americana”, “frammenti”, “autostrade” e “asfalti”: per l’autore, tutto è o diventa paesaggio.
Franco Fontana predilige il colore come soggetto per indagare e riportare la realtà attraverso il mezzo fotografico. Luce e gamma cromatica definiscono così spazi, architetture, storie e vita. Con le sue serie tematiche,ha reso il colore attore e non mezzo per trasmettere un messaggio.
I paesaggi naturali e urbani sono il fulcro della mostra a lui dedicata negli spazi del Museo di Santa Giulia: da sempre infatti Fontana è stato attratto dalle superfici, dalle porzioni urbane, dagli strati di storia e dai dettagli della vita quotidiana. L’attesa, lo studio dello scatto e del colore è frutto della volontà di restituire in maniera essenziale e concisa una composizione pulita, scandita “semplicemente” dal colore.