Parma e provincia. Il teatro come testimonianza necessaria, indispensabile, irrinunciabile. È nell’atto in cui tutto ciò accade, che si rivela nella sua potenza e precipita tutti in una stretta comunanza: il Teatro dove un Teatro non c’è.
Con queste parole si apre la nuova edizione, la 23esima, di Ermo Colle che torna nei luoghi in cui è nato e cresciuto il Palio Poetico Teatrale Musicale, luoghi del territorio parmense amati dal pubblico e dagli artisti che con il loro lavoro in questi ventitré anni vi hanno lasciato segni preziosi.
Dieci gli spettacoli in concorso al Palio che, promosso da Associazione Ermo Colle, si svolgerà dal 30 luglio al 13 agosto in undici Comuni aderenti al progetto: Collecchio, Corniglio, Felino, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Parma, Sala Baganza, Sorbolo Mezzani, Traversetolo.
Da vent’anni, attraverso un evento che si raccoglie ogni estate ai piedi e nel grembo dell’Appennino Parmense, l’Associazione culturale ErmoColle porta il teatro, la poesia, la musica e la danza in siti d’interesse storico e naturalistico generalmente non deputati ad ospitarli. Questi nuovi teatri all’aperto, talvolta nascosti, inaccessibili o da riscoprire, diventano i luoghi temporanei dove le arti si scontrano ma soprattutto s’incontrano, parlano di sé e parlano agli altri. Divengono rifugi e tappe di un crocevia di artisti pellegrini e artigiani che, come in altri tempi, ripercorrono le strade che furono già Francigena e Del Sale.
Manifestazione unica in Italia per la sua caratteristica principale di portare le arti in luoghi del territorio, di grande interesse dal punto di vista artistico, storico, ambientale, spesso non deputati ad ospitare spettacoli, Ermo Colle ha saputo nel tempo creare una stretta sinergia, tra territorio e arte, tra artisti e pubblico, un vivo e fecondo dialogo tra arte e paesaggio.
L’edizione 2024 si rivela ancora una volta particolarmente ricca per le novità in programma e per la qualità artistica delle Compagnie partecipanti, provenienti da tutta Italia, ai quali viene chiesto di abitare i vari luoghi con il proprio lavoro, con poetiche e temi diversi e stimolanti.
Al termine di ogni rappresentazione, seguirà una breve conversazione tra le Compagnie e il pubblico, un’occasione di dialogo sul lavoro e sulla poetica, o semplicemente, di restituzione partecipata.