Rovigo – Torna il Teatro delle Regioni che quest’anno compie 25 anni. Un traguardo importante, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura Erika De Luca, durante la presentazione tenutasi oggi a palazzo Nodari.
“Una rassegna – ha detto De Luca -, che unisce offerta culturale, divertimento, appuntamenti per i più piccoli e anche l’aspetto gastronomico con le degustazioni dei prodotti tipici delle varie regioni. A tutto questo si aggiunge la bellezza del luogo, l’ex monastero Olivetano e la possibilità di fare visite guidate al Museo Grandi Fiumi. Una rassegna che siamo contenti di sostenere, un ringraziamento al Gruppo teatrale Il Mosaico che organizza l’evento e a tutti i sostenitori: Fondazione Banca Del Monte, Fondazione Rovigo Cultura e Banca Centrale del Veneto”.
Dieci appuntamenti, con l’anteprima del 30 luglio e poi via via fino a Ferragosto quando durante la serata, si terrà anche la premiazione del Premio Xanto Avelli.
Il direttore artistico Emilio Zenato, prima di illustrare il programma ha detto che non mancherà la consueta degustazione di prodotti tipici a cura delle Pro Loco del Polesine nelle serate di prosa, mentre in quella dedicata alle fiabe, verrà offerta una merenda ai bambini.
Inoltre, sono previste visite gratuite al Museo dei Grandi Fiumi la domenica in 2 turni: ore 11.00 e ore 17.00 con prenotazione obbligatoria.
“Le motivazioni del sostegno all’iniziativa da parte della Fondazione Banca del Monte di Rovigo – ha spiegato il presidente Giorgio Lazzarini -, rientrano nell’attività istituzionale di promuovere l’attività culturale e anche sociale – gli incontri sono pure occasioni di coesione sociale e contribuiscono a dare ai cittadini un momento di svago e di valorizzare delle bellezze artistiche e storiche della città e del Museo.
Con riferimento a quest’ultimo, pensando soprattutto al grande maiolicaro rinascimentale Francesco Xanto Avelli di cui il Museo conserva il bellissimo piatto “Ero e Leandro” (datato 1540), a cui si ispira il premio del festival alla migliore compagnia, e alla saletta “Il Museo in scena” dedicata agli studi e ai bozzetti del maestro Gabbris Ferrari relativi all’idea progettuale e all’allestimento del Museo dei Grandi Fiumi, dal valore artistico e di testimonianza. Interventi su cui la Fondazione ha investito le proprie risorse a disposizione della cittadinanza che vengono rese accessibili con “Il Teatro delle Regioni” che riesce a coniugare diverse finalità, tutte a beneficio della collettività”.
Per Roberto Mazzoni presidente della Fondazione Rovigo Cultura, che ha fatto giungere il suo saluto, “non ci può essere estate senza il Teatro delle regioni e per questo, anche quest’anno, Fondazione Rovigo Cultura è a fianco degli organizzatori che, con grande impegno, da ben 25 anni, propongono un teatro amatoriale all’interno di uno dei luoghi più importanti della città di Rovigo: l’ex monastero degli Olivetani.
Una rassegna, quella che parte il 30 luglio che, pur affondando le sue radici nella tradizione del teatro regionale, ha saputo rinnovarsi di anno in anno proponendo spettacoli di altissima qualità contribuendo alla conoscenza e valorizzazione del contesto storico-architettonico che ne costituisce la splendida cornice. L’istituzione del premio Xanto Avelli, giunto quest’anno alla 4a edizione, è senz’altro un valore aggiunto alla Rassegna ed è da considerarsi un tassello integrante a “Xanto Avelli, un artista mondiale”, progetto multi azione di valorizzazione del grande ceramista rinascimentale rodigino ideato e realizzato da Fondazione Rovigo Cultura.”