sabato 28 Settembre 2024

Oltre Caroto. Il disegno sotto il colore

Verona. La mostra Oltre Caroto. Il disegno sotto il colore, sino al 29 settembre al Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”, ha lo scopo di esporre e divulgare i risultati ottenuti dalle indagini, condotte nel progetto nato dalla collaborazione tra i Musei Civici di Verona e il Centro Laniac che fa parte dei Laboratori integrati del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona in occasione dell’importante esposizione dedicata a Giovan Francesco Caroto, dal titolo CAROTO e le arti tra Mantegna e Veronese, allestita nel Palazzo della Gran Guardia. Una significativa campagna di analisi non invasive sulle opere presenti in mostra, utile alla conoscenza della tecnica pittorica dell’artista, non ancora esplorata in modo sistematico.

Affiancando alle opere le immagini ottenute tramite la riflettografia infrarossa, consentendo così ai visitatori di osservare il disegno sottostante, eventuali pentimenti o interventi di restauro subiti dai dipinti, sollecitando una riflessione sul processo creativo dell’artista e sulle caratteristiche tecniche della pittura di Caroto, maestro multiforme e centrale nella storia dell’arte veronese e italiana del primo Cinquecento.

Le opere, appartenenti alle collezioni civiche veronesi, sono state interessate da uno studio sistematico e comparativo dell’underdrawing dell’artista, che ha consentito di leggere le modalità di esecuzione del disegno ed eventuali variazioni intervenute in corso d’opera, in grado di raccontare all’osservatore qualcosa di nuovo e solitamente invisibile agli occhi, permettendo di guardare i dipinti nel loro divenire, da un punto di vista inusuale e privilegiato.
Un pannello dell’allestimento è dedicato alle indagini che hanno interessato la Madonna con il Bambino (detta Madonna della Farfalla), il famosissimo Ritratto di fanciullo ridente con disegno verrà esposta la replica fisica 3D.
A fianco delle opere oggetto di indagine, sono stati allestiti altri importanti lavori di Giovan Francesco Caroto:
• Sofonisba (olio su tela, 94 x 66 cm)
• Lavanda dei piedi (tempera su tela, 300 x 215 cm)
• Crocifissione (tempera su tela, 335 x 170 cm).

La mostra permetterà ai visitatori di approfondire la conoscenza delle tecniche di esecuzione dei dipinti di Giovan Francesco Caroto, svelate dalle suggestive immagini ad infrarosso che mostrano il disegno concepito dall’artista al di sotto del colore. Questa modalità di fruizione digitale accompagna l’apparato analogico di pannelli in esposizione per rendere maggiormente accessibili e apprezzabili le immagini ad alta definizione, dando la possibilità al pubblico di osservare i dettagli del disegno in maniera efficace.

La mostra prosegue e conclude idealmente il suo percorso nella sala Galtarossa dello stesso Museo, dove sono state allestite le sinopie recuperate al di sotto degli affreschi eseguiti da Caroto nel 1508 per la chiesa di San Girolamo al Teatro romano. Diventa così possibile apprezzare un’altra versione del “disegno sotto il colore”, quello che veniva tracciato velocemente dal maestro sull’arriccio perché guidasse l’esecuzione della pittura “a buon fresco”. Attraverso un’efficace ricostruzione multimediale, alle sinopie si sovrappongono le immagini degli affreschi ancora in situ, accompagnando il visitatore in un percorso che dalle fasi ideative conduce fino all’esecuzione finale dell’opera d’arte.

Il progetto della mostra ha suggerito inoltre un ripensamento temporaneo del percorso espositivo della chiesa di San Francesco al Corso, ambiente compreso nell’itinerario del Museo degli Affreschi ‘G.B. Cavalcaselle’, a riprova di una realtà museale dinamica, in grado di far vivere le proprie collezioni, valorizzandole e diffondendone la conoscenza.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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