sabato 23 Novembre 2024

Sogna forte, con Rovigoracconta

Rovigo -. Il tema dell’edizione 2024 di Rovigoracconta lo aveva già fatto intuire: “Sogna forte”. Quest’anno, per la sua decima edizione, il Festival arancione – che ha anche il sostegno di Cassa Padana Bcc -ha voluto volare alto invitandoci a fare un sogno condiviso in cui immaginare e poi dare vita a una società migliore e più inclusiva.

70 eventi trasformeranno Rovigo in un laboratorio di idee e in una piattaforma di dialogo per chiunque creda nel potere di modellare il futuro attraverso le proprie azioni.

Da Gino Cecchettin a Roby Facchinetti, da Vincenzo Schettini di @lafisicachecipiace a Cathy La Torre, da Mauro Corona a Vito Mancuso, dal Premio Strega Helena Janeczeck alla filosofa e conduttrice di Radio 3 Ilaria Gaspari, da Enrico Galiano a Guido Catalano, da Jennifer Guerra a Vera Gheno e Roberto Emanuelli, e ancora Massimo Carlotto, Franco Berrino, Sergio Rizzo, Vittorino Andreoli, Selene Calloni Williams, Matteo Righetto e tantissimi altri protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo.

“La decima edizione di Rovigoracconta è ‘Sogna forte’ – spiegano gli organizzatori, Sara Bacchiega e Mattia Signorini – un invito a immaginare e perseguire una società migliore, più inclusiva e giusta, che non sia solo un ideale, ma diventi, a poco a poco, una realtà tangibile. Cosa vuol dire sognare? È l’aspirazione a essere, oggi, migliori dei noi stessi che eravamo ieri. È esplorare il futuro attivandoci in prima persona per cambiare ciò che limita le libertà sociali delle persone che abbiamo intorno, anche quando appartengono a mondi di senso lontani dai nostri. È sfidare i confini e costruire ponti.”

La grande apertura di Rovigoracconta si svolgerà venerdì 31 maggio, a partire dalle 18.30 in piazza Vittorio Emanuele II. A intonare le prime note della decima edizione del Festival sarà una delle voci più originali e ruvide d’Italia, quella di Mauro Corona che ritorna dopo alcuni anni al Festival arancione con “Le altalene” e racconterà la sua Erto e la tragedia del Vajont che la colpì sessant’anni fa.

A seguire, alle 20.15, salirà sul palco Gino Cecchettin, il padre di Giulia, che nonostante il terribile lutto ha scelto di trasformare il dolore in un appello accorato perché tragedie come la sua non si ripetano più. Le luci, infine, si punteranno su Roby Facchinetti, che alle 21.30 presenterà “Che spettacolo è la vita”, un viaggio attraverso sessant’anni di musica italiana tra il privato, la famiglia, il rapporto con i “fratelli” Pooh, i successi e l’impegno sociale.

Rovigoracconta Off è la prima grande novità di quest’anno, che coinvolgerà tante realtà commerciali della città molto diverse tra loro e accomunate dallo stesso spirito: trasformare ogni incontro in un sogno a occhi aperti.

Appuntamenti unici, speciali e di grande qualità con lo spirito da sognatori che caratterizza da sempre il Festival arancione: una granita da Godot, un viaggio tra Italia e Giappone da Inki Makisushi, dieci minuti di meditazione con I.Life cosmetici, un percorso attraverso la storia del gin e della sua miscelazione con degustazione da Rarò, un’immersione nel design con Bolzoni Arredamenti e una colazione speciale tra

1 libri, musica e pasticceria da Babylon Lingue. Esperienze da non perdere per un Festival che abbraccia in modo sempre più stretto la città che lo ospita.

The Stage The Stage è la seconda entusiasmante novità di quest’edizione di Rovigoracconta: un’inedita area relax allestita all’interno del cortile di Palazzo Roverella, dove tutto il sabato e la domenica ci si potrà fermare per immaginare e sognare, sorseggiare un caffè leggendo un libro, condividere un bicchiere di vino, dei cocktail spettacolari, assaggiare una selezione di prodotti a chilometro zero, per una pausa o per il pranzo.

Un’oasi dove sarà possibile incontrare anche gli autori ospiti di Rovigoracconta, perdersi in una bottega con vinili d’eccezione e trovare un esclusivo percorso attraverso una selezione di libri che tratta in modo inedito il tema del femminile. In The Stage incontreremo anche MariaGiovanna Luini, per anni assistente di Umberto Veronesi, che unisce psicoterapia e medicine complementari e leggerà l’inconscio attraverso la spiritualità dei Tarocchi Genziana.

Il sabato sera dalle 22 lo spazio di The Stage si trasformerà nell’Afterparty di Rovigoracconta, una festa unica con gli ospiti del Festival e con musica tutta in vinile suonata da Teo C.

Il food&beverage di The Stage sarà a cura di Trani, Punto Bottega Alimentare e Suite 30tre.

Durante la pausa pranzo, Rovigoracconta offrirà inoltre delle attività esclusive che non saranno replicate in altri orari e saranno disponibili in queste modalità solo durante i giorni del Festival, tra cui Un giro in città, un percorso che permetterà di visitare tre mostre a entrata gratuita, di cui due con la guida.

Potremmo accedere, infatti, alla grande mostra sull’iconico Henri de Toulouse-Lautrec, artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo, a Palazzo Roverella; ci immergeremo in un viaggio che, dall’età del Bronzo al Rinascimento, attraversa epoche e immaginari seguendo il filo conduttore dell’acqua al Museo dei Grandi Fiumi; ricorderemo Giacomo Matteotti, uno degli uomini più emblematici d’Italia, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, a Palazzo Roncale.

Alla figura di Matteotti, il politico che meglio di chiunque altro, tra gli anni Dieci e Venti, ha rappresentato in Parlamento e nella società italiana i bisogni, i diritti e le speranze degli ultimi, sarà dedicata anche la presentazione del libro di Antonio Funiciello, domenica 2 giugno alle 16 a Palazzo Roncale.

Sabato e domenica, alle 12 alle Segrete del castello dei Giardini di Piazza Matteotti si svolgerà, poi, un appuntamento unico, che andrà in scena solo a Rovigoracconta: Valentina Tamborra, tra le più conosciute fotoreporter di viaggio e Diego Ronzio, artista visuale che ha creato progetti anche per la Biennale, daranno vita a una performance irripetibile che ci farà vivere in prima persona il valore di appartenere a una comunità attraverso un viaggio dentro il nostro io più profondo.

Molti eventi della decima edizione del Festival saranno dedicati alla scoperta di nuove prospettive per concepire un presente, e quindi un futuro, a misura dei nostri sogni, e nel rispetto dei sogni delle persone che ci circondano, con un focus speciale sulla figura della donna per esplorare attraverso incontri e dialoghi cosa significa realmente l’uguaglianza di diritti in ogni aspetto della vita.

Sabato 1 giugno, appuntamento con l’attivista per i diritti umani Pegah Moshir Pour, alle 12 al Salone del Grano, con “La notte sopra Teheran”. Nello stesso luogo, ma alle 16.30, la vincitrice del Premio Strega 2018, Helena Janeczeck, presenterà il suo nuovo romanzo “Il tempo degli imprevisti”. Alle 17, in Pescheria Nuova, andremo alla scoperta dei grandi classici della letteratura mondiale con Guendalina Middei, meglio conosciuta come @ilprofessorx, e sempre alle 17 ai Giardini di Piazza Matteotti, ci interrogheremo sul perché “La felicità (non) è un mito” con Michele Mezzanotte.

Alle 17.30 in Piazza Annonaria, Ilaria Gaspari affronterà con acume l’insidioso tema delle maldicenze con “La reputazione”, Enrico Galiano invece entrerà in scena alle 18.30 ai Giardini di Piazza Matteotti per parlarci delle atmosfere di “Una vita non basta”; e alle 19, in Piazza Annonaria, Vera Gheno ci farà innamorare della nostra lingua con “Grammamanti”. Alle 19.30 in piazza Vittorio Emanuele II, il poeta più letto d’Italia Guido Catalano si esibirà in un reading-spettacolo per raccontarci “Cosa fanno le femmine in bagno?” e alle 21 lascerà il palco a Vincenzo Schettini, il prof influencer che insegna la Fisica in modo pop.

Domenica 2 giugno sarà la volta di Francesca Marzia Esposito, alle 11 nella sala della Gran Guardia, con “Ultracorpi”; alle 12 nel Salone del grano, cercheremo di capire se il femminismo addomesticato, affine agli interessi di politici e aziende, è davvero femminismo con Jennifer Guerra e il suo “Il femminismo non è un brand”.

Alle 16, all’Urban Digital Center, Annamaria Testa presenterà “La trama lucente”, e alle 16.30 Selene Calloni Williams parlerà di “Digiuno immaginale” ai giardini di Piazza Matteotti. Matteo Righetto ci porterà in mezzo alla natura sulle Dolomiti con “Il sentiero selvatico” alle 17 in Pescheria Nuova; alla stessa ora, ma in Piazza Annonaria, l’attivista politica Flavia Carlini presenterà “Noi vogliamo tutto”, mentre Roberto Emanuelli, alle 18 ai giardini di Piazza Matteotti, ci ispirerà con “Ora amati”.

Alle 18.30 in Piazza Garibaldi, l’avvocata Cathy La Torre affronterà il tema scottante della violenza di genere, e contemporaneamente, in Piazza Annonaria, Luca Briasco, traduttore di Stephen King, racconterà l’opera del maestro dell’horror; mentre Vito Mancuso alle 19.30 in Piazza Vittorio Emanuele II ci inviterà ad aprirci a un’esistenza più autentica con “Non ti manchi mai la gioia”.

Tanti i protagonisti che parleranno di storia, politica e faranno riflettere con momenti dedicati all’attualità e alla divulgazione scientifica. Sabato 1 giugno, alle 18.30 in Piazza Garibaldi, Vittorino Andreoli racconterà “La dittatura del denaro”. Domenica 2 giugno, Antonio Funiciello, alle 16 a Palazzo Roncale, presenterà “Tempesta. La vita di Giacomo Matteotti”; a seguire, alle 16.30 nel Salone del grano, Sergio Rizzo, che tutti conosciamo per il bestseller “La casta”, presenterà “Io so’ io. Come i politici italiani sono tornati a essere intoccabili”, e alle 17.30 in Piazza Vittorio Emanuele II, Franco Berrino ci spiegherà come “Fermare il tempo” quando ci accorgiamo di non essere più giovanissimi.

Rovigoracconta crede nel talento del Polesine e dei suoi artisti ed è orgogliosa di fare sentire la loro voce. A partire da sabato 1 giugno, alle 10.30 ai Giardini di Piazza Matteotti, con Martino Pietropoli e Sandro Siviero, i creatori di Runlovers, una delle community sul mondo del running più seguite in Italia; per seguire, alle ore 11 a Palazzo Roncale, con il filosofo Giovanni Boniolo che ci parlerà del suo “L’educazione liberale”; e continuare alle 16 nella Sala della Gran Guardia con la finalista al Premio Strega 2024 Sonia Aggio, che presenterà “Nella stanza dell’imperatore”.

Rovigoracconta porta avanti l’idea di coinvolgere sempre maggiormente la città, non solo per quanto riguarda l’attività e i locali, ma anche da un punto di vista sociale. Anche quest’anno tantissimi ragazzi hanno dato la loro adesione come volontari arancioni, che saranno il volto dell’accoglienza del Festival e riceveranno una vera formazione e crediti scolastici.

 

Note sull'autore

Articoli recenti

Ti Potrebbe interessare: