Brescia. Franco Basaglia è stato il padre della Legge 180/1978 che non solo ha soppresso gli Ospedali Psichiatrici ma ha pioneristicamente delineato il sistema dei servizi territoriali di salute mentale e superato l’equazione “disturbo psichiatrico – pericolosità sociale” spostando il tema dell’assistenza psichiatrica sul fronte dei diritti sociali tutelati dall’art 32 della nostra costituzione.
In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia e della Giornata Mondiale della Salute Mentale. il gruppo “10 ottobre”, formato dall’associazione Marco Cavallo Forum Salute Mentale Brescia, dall’associazione Alleanza per la Salute Mentale, Cooperativa sociale Ets il Calabrone e ssociazione culturale Teatro Dioniso, propone gli eventi della rassegna “Cent’anni di gratitudine”, 8, 13 e 14 maggio, organizzata per celebrare il lavoro sociale di Franco Basaglia (1924 – 1980) e per esprimere profonda ratitudine nei confronti dell’uomo che ha saputo e voluto ridare parola e diritti ai “reietti della società”.
Il professor Basaglia, infatti, non solo ha soppresso gli Ospedali Psichiatrici ma, superando ’equazione “malattia mentale – pericolosità sociale” e spostando il tema dell’assistenza psichiatrica sul fronte dei diritti sociali (diritti tutelati dall’articolo 13 e 32 della nostra Costituzione), ha pioneristicamente delineato il sistema dei servizi territoriali di salute mentale. Siamo lo stesso Paese in cui è avvenuta – secondo Norberto Bobbio – l’unica vera rivoluzione del ‘900: la Legge 180, dopo 46 anni, rimane un unicum in tutto il mondo.
Eppure, la cosiddetta Legge “Basaglia” è stata fin dall’inizio oggetto di malintesi, manomissioni, strumentalizzata a fini revisionistici. Oggi la sua applicazione nella Penisola sembra avere una conformazione “a macchia di leopardo” e ovunque si respirano segnali di una certa volontà di recessione dai suoi principi ispiratori di rispetto della dignità umana e di diritto alle cure, alle buone cure.
In Italia i servizi per la Salute Mentale vivono una condizione di crisi ingravescente: a fronte di un aumento significativo della richiesta d’aiuto per motivi psicologici, che ha causato – fra l’altro – un incremento degli accessi al pronto soccorso del 13% tra il 2021 e il 2022, la presa in carico da parte dei servizi è calata del 7%. Nell’ultimo anno la crescita di diagnosi di disturbi mentali nelle categorie più fragili si attesta a circa il 30%, eppure meno del 3% della spesa sanitaria nazionale è destinato alla salute mentale.
Ma la Legge 180, che da lui prende il nome, e la Legge 833, con la quale è stato istituito il Servizio Sanitario Nazionale, sono diventate” bene comune” per il nostro Paese e per il mondo intero: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ormai da tempo, ha fatto suo il modello italiano.
Siamo certi che la questione “salute mentale” non sia un mondo a sé ma parte essenziale del tema Salute nel suo insieme, segmento di una società tutta che voglia riprendere il lavoro di tessitura e valorizzazione dei diritti e delle relazioni fra le persone.
Oggi più che mai è giusto continuare a parlare di salute mentale, di diritti e di città che cura: beni comuni da custodire e preservare.
Per questo motivo tutti gli eventi proposti saranno ad accesso libero e gratuito.