venerdì 22 Novembre 2024

Acqua più preziosa del diamante

Cremona. A pochi giorni dall’ Earth Day, la Giornata della Terra, in cui il 22 aprile di ogni anno viene celebrata la salvaguardia del pianeta, alla sala Alabardieri del Comune lunedì 29 aprile alle 12 inaugura la mostra fotografica “Acqua più preziosa del diamante”. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 29 aprile al 10 maggio.

L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Cremona, racconta, attraverso lo sguardo di 16 fotografi, lo sfruttamento del suolo e dell’ambiente oltre alla carenza d’acqua che in diversi momenti dell’anno colpiscono il territorio italiano.

Il progetto fotografico, curato dal fotografo e docente dell’Istituto Italiano di Fotografia Erminio Annunzi e prodotto in collaborazione con il Circolo Vedo Verde – Legambiente Cremona e con il supporto del gestore del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona Padania Acque, fa emergere chiaramente le numerose conseguenze che l’azione dell’uomo provoca sul pianeta, dalla deforestazione allo scioglimento dei ghiacciai ma anche la devastazione causata dagli incendi boschivi e gli effetti che la mancanza di piogge ha determinato sulle attività economiche e sociali presenti lungo le rive del fiume Po.

L’invito è quello di ripensare l’attuale utilizzo delle risorse naturali e limitare l’impatto delle attività umane rendendole sostenibili per il pianeta. Attraverso linguaggi espressivi differenti, i fotografi dell’Istituto Italiano di Fotografia narrano il malessere della natura e dell’ambiente. Alcuni studenti propongono immagini documentarie dei terreni e della vegetazione arsi dal fuoco, oltre ai campi inariditi dalla carenza d’acqua, oppure mostrano l’impietoso confronto tra la secca del Ticino e le piene degli anni precedenti. In altri casi, attraverso un approccio minimalista e contemporaneo, gli scatti ritraggono l’alveo del fiume Po trasformato dalla siccità in un ambiente inospitale, che ricorda la superficie lunare secca e polverosa oppure raccontano le rive dei fiumi in cui la vegetazione spontanea cresce tra i ciottoli come un flebile segno di speranza.

Fotografi partecipanti: Carlo Francesco Amoroso, Fabio Berasi, Alice Castelli, Lucia Cesa, Annalisa Cinco, Andrea Marco Consonni, Miriana Corabi, Aaron Di Marino, Silvia Lago, Sandro Lasco, Luigi Lombardi, Giuseppe Martella, Massimiliano Meroni, Roberto Pasquali, Sandra Perilli ed Helmut Schwanke.

Erminio Annunzi attraverso una esperienza quarantennale nell’ambito fotografico ha maturato una complessa ed articolata conoscenza nella fotografia di ripresa e di stampa: gli studi di fotografia, svolti presso la Foto Tecknichum Schule di Monaco di Baviera, gli hanno permesso di maturare una profonda preparazione tecnico/artistica nel campo delle arti e della fotografia. In seguito ha iniziato importanti collaborazioni con agenzie fotogiornalistiche, ha pubblicato immagini su magazine e quotidiani nazionali, ed è stato collaboratore presso AGFA GEVAERT. Oltre all’attività di ripresa fotografica, si è dedicato anche all’insegnamento della fotografia.
Tra le sue collaborazioni annotiamo Toscana Photographic Workshop, Scuola di Contrasto, Spazio Forma, NABA e Canon Academy. Da venticinque anni, è docente presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. All’attivo del percorso artistico, annoveriamo anche importanti mostre di fotografia svolte in Italia ed all’estero.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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