Cremona – Appuntamento al Museo Diocesano con la mostra “Arte Sacra Arte Spirituale” con le opere del maestro Gianmaria Potenza, artista, scultore e designer autore dei nuovi arredi sacri della Cattedrale di Cremona realizzati nell’ambito dell’adeguamento liturgico del presbiterio, che saranno ufficialmente svelati il prossimo 6 novembre in occasione della Messa di dedicazione del nuovo altare.
Con questa esposizione, che anticipa di una settimana l’inaugurazione dei nuovi arredi sacri, la Diocesi di Cremona presenta l’artista alla sua comunità.
La mostra, infatti, indaga l’arte del maestro Potenza con un focus particolare sull’elemento di spiritualità che traspare dalle sue opere, che non riguarda solamente i soggetti puramente religiosi, ma lo stile della sua ricerca e produzione artistica in toto.
In mostra, secondo un ordine cronologico, saranno i lavori di arte sacra realizzati da Gianmaria Potenza dagli anni Sessanta a oggi. Numerose testimonianze dell’Archivio Potenza, tra fotografie, bozzetti e modelli, mostreranno la straordinaria ricchezza di materiali, varietà di tecniche e fantasia dei soggetti rappresentati. Alcune sculture in bronzo, policombustioni e carte fatte a mano completeranno, arricchendola, l’esperienza di visita.
Il filo rosso che collega idealmente le opere in mostra sarà la ricerca di una dimensione “spirituale”, che può essere indagata in diversi elementi della sua arte, tra cui il processo creativo, la fantasia e giocosità delle sue opere, così come il retaggio storico e culturale di Venezia, che le opere sono in grado di narrare e trasmettere.
«Ho colto con molto entusiasmo l’invito del Vescovo e della Diocesi di presentare i miei lavori nelle bellissime sale del Museo Diocesano – commenta l’artista –. Anche per me è stato un momento per ripercorrere e ricordare con commozione e orgoglio alcune tappe della mia carriera. Spero che questa mostra lasci qualcosa a questo luogo e ai suoi visitatori, soprattutto lo spirito con cui ho disegnato i nuovi arredi sacri della Cattedrale».
Gianmaria Potenza (Venezia 1936) è artista, scultore e designer. Vive e lavora nella zona degli artisti di San Trovaso, nel cuore di Venezia, dove negli anni Cinquanta, ancora studente dell’Istituto d’Arte, apre il suo studio.
In questo luogo si conservano gelosamente tecniche e saper fare della tradizione veneziana, abilmente traguardate in pratiche artistiche contemporanee.
La sua carriera di artista inizia molto presto, negli anni Cinquanta, quando viene invitato a esporre prima alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e, qualche anno dopo, alla Biennale di Venezia, a cui parteciperà anche nel 1958, 1960, 1966, 1968, 1986, 1995 e 2009.
La Biennale del 1986, edizione in cui espone la scultura galleggiante “Ninfea Armonica”, segna anche l’inizio delle grandi mostre all’estero, da Istanbul a New York, da Hong Kong a San Pietroburgo.
È però grazie alle grandi committenze private che riesce ad affermarsi. Numerose richieste arrivano da grandi industriali, banche, alberghi, chiese e, a partire dagli anni Ottanta, anche da grandi gruppi navali.
Le sue opere d’arte sono esposte nelle piazze di numerose città italiane e nelle sedi di importanti istituzioni pubbliche, tra cui una scultura in bronzo per il Museo Erarta di San Pietroburgo (2013) e l’imponente opera per la Scuola dei Carabinieri di Firenze (2018). Anche i collezionisti più appassionati contribuiscono a portare le sue opere nel mondo, come le sculture presso l’Aventura City Hall in Florida e la Tulane University (New Orleans).
Gianmaria Potenza è stato anche imprenditore. Nel 1968 fonda la vetreria La Murrina che, sebbene abbia ceduto appena otto anni dopo, è sicuramente un’esperienza di grande importanza per il panorama muranese dell’epoca, perché in grado di portare il concetto di design e di riconoscibilità del brand in un contesto ancora molto conservatore.
Oggi, Gianmaria Potenza crea le proprie sculture con la stessa curiosità e voglia di sperimentare nuovi materiali e nuove tecniche: dal mosaico al bronzo, dalle carte fatte a mano all’acciaio, dalle resine al polistirolo, dal vetro industriale al marmo e al legno.
La sua firma è sinonimo di un’arte unica e inconfondibile: intrinsecamente legata a Venezia, ai riflessi e alle luci della sua laguna così come alle sue tradizioni, comunica gioia, giocosità e ricerca del bello.